Smog, tanto smog, troppo smog: soprattutto nelle aree urbane respiriamo un’aria pericolosamente inquinata, a tutto discapito della nostra salute. In questo scenario i gas di scarico emessi delle vetture sono fra i principali imputati. È proprio dai motori di automobili, furgoni e camion che fuoriesce, pressoché a ‘getto continuo’, il biossido di azoto (NO2), una sostanza nociva per l’organismo umano la cui presenza nell’atmosfera è anche associata a quella di altri pericolosi inquinanti come il particolato, il PM10, il PM2.5, gli IPA (ovvero gli idrocarburi policiclici aromatici) o il Black Carbon. Va da sé che il problema è maggiore nelle grandi città dove, intervenire, e ancor meglio prevenire, diventa una priorità sociale. Lo dicono i numeri, le rilevazioni e le statistiche: nelle maggiori aree urbane italiane le concentrazioni di NO2 superano talvolta anche del 50% il limite annuo medio previsto dalla legge (40 µg/m³).
Cittadini per l’Aria – associazione che ha scelto di impegnarsi per difendere il diritto di respirare aria pulita – lancia la terza edizione di NO2, NO Grazie!, campagna di scienza partecipata tesa a influire sulle politiche locali per migliorare la qualità dell’atmosfera che ci circonda. Il progetto consente quest’anno agli abitanti di Roma, Milano e Napoli di partecipare al monitoraggio del biossido di azoto per poi presentare alle amministrazioni cittadine dati utili a supportare l’adozione di nuove misure anti-smog. Nelle tre città la situazione è da allarme rosso: nel 2018 la concentrazione media annua di questo gas altamente inquinante a Roma ha raggiunto 66 µg/m³. Milano e Napoli non stanno molto meglio con rispettivamente medie da 59 µg/m³ e a 56 µg/m³ misurate presso le centraline di traffico.
A Milano il monitoraggio si estenderà anche all’agglomerato della città come descritto ai fini della zonizzazione sulla qualità dell’aria e a Napoli comprenderà l’area metropolitana e Caserta.
I cittadini, le famiglie, una scolaresca, un’intera azienda… tutti, aderendo al progetto, possono dare il loro contributo per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo (basta registrarsi al sito www.cittadiniperlaria.org). I partecipanti potranno ritirare, a fine gennaio, un kit di misurazione che dovrà essere collocato all’aperto ad una altezza di circa 2 metri e mezzo, seguendo delle semplici istruzioni. La qualità dell’aria può variare in modo significativo su brevi distanze, anche a seconda dell’intensità dei flussi di traffico. Proprio per descrivere la variabilità dell’esposizione all’inquinamento in un’area urbana, Cittadini per l’Aria invita tutti a partecipare.
L’obiettivo per il 2020? Ottenere una mappatura dettagliata delle aree urbane coinvolte: per questo è fondamentale posizionare molti kit di misurazione ed essenziale la partecipazione massiccia di cittadini, scuole, aziende…. Nel periodo di esposizione, previsto per quattro settimane durante il mese di febbraio 2020, il campionatore passivo raccoglierà per assorbimento il biossido di azoto (NO2) nell’aria nel punto prescelto. I campionatori saranno poi analizzati in laboratorio per ottenere i dati delle concentrazioni di NO2 misurate in ciascun punto di monitoraggio. I dati elaborati dai ricercatori del Comitato Scientifico del progetto creeranno un database unico di informazioni preziose che gli epidemiologi utilizzeranno per determinare l’impatto sanitario dell’NO2 nelle tre città e che verrà messo a disposizione delle amministrazioni.