“Ho detto fin dall’inizio di questo percorso sulla ricostruzione della fiducia reciproca tra i diversi livelli Istituzionali sull’attuazione dell’Autonomia differenziata che sarei stato ghandiano e non avrei accettato provocazioni tra fazioni. Dopo tre mesi di lavoro congiunto e dopo aver visitato l’Italia da nord a sud passando per le isole, devo ringraziare tutte le regioni e l’intero sistema degli enti locali per il grande senso di responsabilità. E difenderò fino in fondo questo spiraglio di fiducia ritrovata”. Così il ministro per gli affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia intervenendo al Municipio di Pontida (BG) per un confronto con i sindaci delle valli sull’autonomia differenziata. Non ho nessuna intenzione però di trascorrere i prossimi mesi avendo lo stesso atteggiamento paziente con i partiti di maggioranza: ho raccolto le loro sollecitazioni, le ho recepite fin dove è possibile, ora tutti conoscono tutto e tocca al Parlamento dire la parola finale – prosegue -. Ma senza perdere tempo perché significherebbe tenere il Paese con i gravi problemi di oggi e con la Costituzione di fatto inattuata. Io difenderò sempre l’unità delle regioni ritrovata e il contributo degli enti locali; senza unità non ho intenzione di andare avanti, non faccio riforme a colpi di maggioranza, non faccio riforme degli uni contro gli altri. Come PD condividiamo questa idea di Stato e il segretario Zingaretti si è assunto una grande responsabilità non marginale che è quella di pacificare il Paese. Ma non possiamo farlo da soli. Chi governa con noi deve sapere che è un dovere assumersi ogni giorno le responsabilità di affrontare i problemi senza mai sfuggire o, peggio ancora, per inseguire la propaganda. Fino a quando saremo messi in grado di risolvere i problemi lo faremo viceversa non resteremo un minuto in più. Sull’autonomia ora la parola spetta al Parlamento e il Governo e la maggioranza devono decidere quando dargliela”.