“Oggi è veramente la giornata per la Segre, della Segre, per l’Italia, e infatti abbiamo deciso che nessuno dei sindaci parlerà dal palco, solo la senatrice. A noi il gesto, a lei le parole e le parole di Liliana sono sempre le parole giuste”. Così il sindaco Giuseppe Sala arrivando in piazza Mercanti per la marcia dei sindaci. “Non siamo organizzatissimi in termini di ordine”, ha aggiunto commentando il raduno in piazza Mercanti, “ma di idee sì, siamo tutti molto felici di essere qui e io spero che lo sarà soprattutto la Segre, e che lo sarà il Paese per questa nostra testimonianza di cui c’è bisogno”..
“ll ‘no’ di Milano all’antisemitismo è il ‘no’ in generale all’odio, abbiamo bisogno di riportare un garbo del fare che dovrebbe essere di noi italiani – ha poi detto Sala rispondendo a una domanda dei giornalisti – siamo persone buone e accoglienti, vogliamo testimoniarlo : 600 sindsci non si muovono per nulla ma perché credono in qualcosa”. Quanto al “rischio razzismo” nel Paese. “Siamo qui anche per questo – ha detto il sindaco – certo che c’é. Io voglio continuare e credere nella bontà degli italiani però è chiaro che viviamo in un’epoca in cui è facile far montare tensioni e odio per è un nostro dovere prima di tutto essere qui”. Alle 18.15 circa Liliana Segre si è unita al corteo che, nel frattempo, aveva raggiunto la Galleria.