L’Università IULM ha conferito oggi la Laurea Magistrale honoris causa in Televisione, Cinema e New Media a Marco Bellocchio, uno dei maggiori registi italiani che con la sua opera attraversa più di cinquant’anni di cinema e storia del nostro Paese. Il riconoscimento è stato conferito dal Rettore, professor Gianni Canova. Sua la Laudatio Immagini che ci guardano, immagini che ci riguardano. “Ci sono registi che riescono a essere presenti al proprio tempo per una ventina d’anni, pochi lo sanno fare per più di mezzo secolo, come Bellocchio – ha spiegato il Rettore Canova. – Da L’ora di religione in poi, passando per Il regista di matrimoni, Vincere e Fai bei sogni fino a Il traditore i suoi film sono capolavori perché mettono lo sguardo dentro le piaghe aperte della società, perché danno forma ai fantasmi che popolano l’immaginario collettivo. I film di Marco Bellocchio hanno sempre più registri stilistici che si intersecano. Anche ne Il traditore: la ricostruzione filmica sulla vicenda storica di Tommaso Buscetta, la cronaca e la parte visionaria con gli spettri mentali che passano nella testa del traditore. Mescolando e sovrapponendo questi tre registri, Bellocchio realizza un cinema che non ha eguali in Italia, di assoluta originalità e capace di emozionare e di farci capire meglio alcuni aspetti del mondo in cui viviamo”. Marco Bellocchio, nato a Bobbio nel 1939, è regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e docente. Esponente del Nuovo cinema italiano degli anni Sessanta, Bellocchio – si legge nella motivazione della Laurea ad honorem – ha saputo rinnovarsi costantemente, rimanendo sempre fedele a uno stile inconfondibile e ad alcuni temi che ne definiscono l’orizzonte di ricerca. Tra questi, il rapporto con la Legge, con l’autorità e con il Padre; ma anche la malattia e la follia come specchi deformi di una normalità sottomessa a dinamiche pulsionali; la Storia e il passato, a cui si guarda senza nostalgia perché luogo di trasformazione tradita.