La Giunta della Regione Lombardia ha approvato lo statuto della Fondazione ‘Milano-Cortina 2026’ che si occuperà di organizzare i Giochi Olimpici invernali che si terranno fra 6 anni in Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige. “Si tratta – ha sottolineato il governatore Attilio Fontana – del passo decisivo per dare avvio alla macchina operativa per la manifestazione a Cinque Cerchi”.
Il Ceo del nuovo soggetto giuridico è già stato individuato in Vincenzo Novari, la cui nomina sarà ratificata dal consiglio di amministrazione della Fondazione stessa.
“Il prossimo step – ha proseguito Fontana – sarà la promulgazione da parte del Governo della Legge Olimpica che conterrà, tra l’altro, norme che permetteranno un’accelerazione dei tempi nella realizzazione delle opere previste”.
Da ricordare che la Fondazione non si occuperà della realizzazione delle opere infrastrutturali – sottolinea palazzo Lombardia -, del cui compito sarà incaricato un altro ente, la cui forma dovrà essere definita dalla stessa Legge olimpica. “Abbiamo rispettato perfettamente i tempi concordati con il Cio dopo l’assegnazione dei Giochi – ha aggiunto il sottosegretario con delega ai Grandi eventi sportivi Antonio Rossi – ora, avanti con la Legge olimpica che permetterà il definitivo avvio della macchina operativa. Tranne il ‘Pala Italia’ di Santa Giulia tutte le strutture sportive sono già pronte ma necessitano di interventi e restyling che ne adeguino l’impiego alla più importante manifestazione olimpica invernale al mondo. La Legge dovrebbe aiutare a rendere più rapidi i passaggi burocratici senza allentare alcun tipo di controllo e nel rispetto della sostenibilità ambientale che è una dei pilastri portanti della nostra Olimpiade. Servirà, poi, anche a regolare le operazioni connesse agli adeguamenti e al completamento delle infrastrutture. Infine, dovrebbe normare tutti gli aspetti fiscali, doganali, di sicurezza e di circolazione delle persone che un evento di questa rilevanza necessita, oltre a confermare le clausole già concordate dal Governo con il Cio”.
Oltre a individuare le finalità della Fondazione, che avrà sede a Milano, lo statuto ne indica gli organi e la loro composizione. Al suo vertice ci sarà un consiglio di amministrazione, che sarà chiamato a esprimersi su tutte le decisioni strategiche di alto livello. Al suo fianco, come braccio operativo, vi sarà un comitato di gestione che si occuperà della fase esecutiva e che avrà a capo il Ceo Novari. Il Consiglio di amministrazione della Fondazione sarà composto da venti consiglieri non remunerati, dieci individuati dagli organi territoriali e altrettanti da quelli sportivi, cui si aggiungeranno un delegato del Governo e il presidente della Fondazione. Per quello che riguarda le risorse, nello statuto viene indicato un fondo minimo di dotazione necessario per l’istituzione della Fondazione. Tutte quelle operative proverranno dal Cio, da finanziamenti di natura privata, dagli sponsor, dalle attività di marketing, dalla vendita di biglietti e merchandising.