Riapre ufficialmente al pubblico, oggi venerdì 29 novembre alle 18.30, dopo una importante ristrutturazione, il Museo dei Cappuccini di Milano.
I lavori eseguiti sono stati resi necessari a seguito della nuova acquisizione in deposito di una collezione di importanti opere del primo Novecento italiano da parte di Giancarlo Rusconi. Un importante passaggio che ha reso necessario un adeguamento degli spazi per la nuova collocazione senza che il museo rinunciasse alla propria originaria natura. Accanto alla donazione, ampio spazio ai temi da sempre cari ai Cappuccini (dai Promessi Sposi, all’arte sacra dalla fine del Quattrocento ai giorni nostri, dall’iconografia di San Francesco d’Assisi alle opere di Palma il Giovane, o la via Crucis del Tiepolo) nel nuovo allestimento curato, da Rosa Giorgi, direttrice del Museo dei Cappuccini. Il progetto di ristrutturazione del Museo è stato affidato agli architetti John Valencia e Giuseppe Biscottini che, in continuità con la storia del museo (grazie al continuo confronto con la direzione e con i frati), ne hanno ridisegnato spazi e funzionalità. Il Museo sarà nuovo e riconoscibile, nuovo e sobrio, secondo l’uso dei frati cappuccini.
LE SEZIONI DEL MUSEO
I Promessi sposi
I frati Cappuccini
I francescani e la Terra Santa
Iconografia di san Francesco d’Assisi
Arte sacra
L’arte di donare l’arte (Donazioni e lasciti)
LA COLLEZIONE RUSCONI
Giancarlo Rusconi ha iniziato presto ad interessarsi all’arte e via via nel tempo ha raccolto una serie di dipinti del Novecento che hanno costituito la sua Collezione. Sedici di queste opere sono state depositate in questo Museo, in segno del suo affetto per la Chiesa e per i frati Cappuccini di viale Piave e in ricordo della moglie Etta. Si tratta di opere diverse fra loro (Boccioni, Carrà, Semeghini, De Pisis, Tosi, Sironi, Campigli, Rosai ecc.), apparentemente distanti, scelte per l’intrinseca bellezza e non per un’improbabile connessione. Eppure una sorta di fil rouge le unisce e le collega, consentendo al visitatore di percepire la profonda sensibilità del collezionista, innamorato della vita e della sua forza espressiva, attento ai cieli e alla natura lombardi (mirabile in questo senso il riferimento ad Arturo Tosi), ma anche alla figura e ai luoghi dell’uomo. Tutta la Collezione Rusconi è condensabile in questa intensa attenzione all’uomo e al suo esistere nel tempo. Non ci si deve stupire, allora, se queste opere entrano nel Museo dei Cappuccini, che all’uomo e alla sua vita orientano da sempre la loro missione.
Due opere si pongono con forza al centro della Collezione e ne offrono subito una chiave interpretativa e nel contempo la profondità del valore: La donna in poltrona di Umberto Boccioni del 1909 e Lo squero di San Trovaso di Pio Semeghini, del 1919.
NUOVI ORARI MUSEO DEI CAPPUCCINI
APERTO: Da martedì a venerdì dalle 15.00 alle 18.00 e sabato dalle 10.00 alle 18.00
CHIUSO: Domenica e lunedì
MUSEO DEI CAPPUCCINI – Via A. Kramer, 5 – Tel.: 02771.225.80 www.museodeicappuccini.it