In piazza domani – ore 9.30 da largo Cairoli – per il quarto Sciopero per il clima, studenti dei collettivi e attivisti del movimento Fridays for Future, hanno organizzato ieri un flash mob davanti ad una sede di Amazon, a Milano contro il Black Friday. “Il modello incarnato da Amazon e dal Black Friday – sottolineano gli attivisti – è una delle manifestazioni più evidenti del consumismo sfrenato che sta distruggendo il pianeta, sfruttando oltre ogni limite i lavoratori e le risorse naturali. Chi non ha mai usufruito degli sconti eccezionali del Black Friday? Tutto fantastico no? Ma quanto ci costa per davvero il Black Friday?”, sottolineano, evidenziando: “Enormi Sprechi: Non è un caso che Amazon sia stato accusato di enormi sperchi di prodotti invenduti. Un’inchiesta della CGT, principale sindacato francese, ha rivelato come nell’arco di tre mesi Amazon avrebbe distrutto un milione di prodotti invenduti nella sola Francia. Questo significa che a livello mondiale saremmo di fronte ad uno spreco di risorse incalcolabile e che non può assolutamente passare inosservata. Negazionismo Climatico: Amazon avrebbe inoltre finanziato dei think tank conservatori negazionisti del cambiamento climatico e molto vicini ad uno dei principali negazionisti mondiale, Donald Trump. Amazon non ha mai preso posizione sul riscaldamento globale ma ci sono fondati motivi per credere che il modello di società consumista responsabile dei cambiamenti climatici sia perfetto per le attività e gli obiettivi dell’azienda. Fiscalità: Amazon, la più ricca multinazionale al mondo nel settore dell’e-commerce, può permettersi di abbassare i prezzi e fare sconti perché tutte le sue attività si svolgono senza pagare le tasse nel paese dove avvengono le vendite. Il principio cardine del nostro movimento, la Giustizia climatica, afferma che la crisi ecologica non può essere pagata dalle fasce più povere della società e che chi si è arricchito inquinando deve pagare la riconversione ecologica.Le tasse che Amazon evade attraverso escamotage burocratici servono a garantire a noi tutte e tutti un futuro dignitoso e a pagare il prezzo della crisi climatica che stiamo vivendo. Sfruttamento dei lavoratori: Amazon utilizza cooperative per abbassare il costo del lavoro.I lavoratori vengono assunti come soci così che i regolamenti interni possano derogare ai contratti sindacali nazionali. Amazon può cacciare in qualsiasi momento i lavoratori, perché “prestati” così da impedirne la sindacalizzazione. I ritmi di lavoro sono elevatissimi, le aziende pretendono il rispetto di livelli di produttività definiti unilateralmente”.