Duro attacco del Movimento Cinquestelle in Consiglio Regionale della Lombardia sulla vicenda dei “treni elettorali” di Trenord, i nuovi convogli che la Lega vorrebbe usare a scopi elettorali così come esplicitamente ammesso da due dirigenti leghisti in un colloquio intercettato e pubblicato dal Fatto Quotidiano nei giorni scorsi. “Prima delle Regionali arrivano ‘sti cavolo di treni nuovi? Quando arrivano i primi cinque treni nuovi – dice Paolo Grimoldi, deputato e segretario della Lega Lombarda – prendi questi cinque treni e li metti tutti su quella linea dove ci sono, che so, 300 mila pendolari. Basta, quando arrivano i treni il Pd può fare tutti i convegni che vuole […]. Dunque, per il deputato leghista, non bisogna mettere in servizio i treni dove servono (quando arriveranno, n.d.r.), sulle linee “più sfigate”, come proponeva il capogruppo del partito del Capitano in Regione, Roberto Anelli, ma sarebbe meglio farli andare dove ci sono più pendolari per vantare un’efficienza che non c’è.
LA PROTESTA
Nel corso del Consiglio regionale di martedì 26 novembre il M5S Lombardia ha contestato, con l’esposizione di cartelli, il centro-destra dopo la pubblicazione del colloquio tra il capogruppo della Lega Roberto Anelli e il segretario regionale Paolo Grimoldi che fa appunto intendere che i nuovi treni acquistati da Regione Lombardia saranno usati a scopi di propaganda elettorale e non sulle direttrici in difficoltà. Sui cartelli mostrati in aula le scritte: “Mettete i treni dove servono”, “Assessore Terzi Dimetti”, “il voto dei pendolari non si compra”, “I treni non sono merci di scambio”, “La Lega chieda scusa ai pendolari”.
Il M5S ha illustrato anche un emendamento al DEFR 2019 perché i treni nuovi siano immessi nelle direttrici in sofferenza sulla base di criteri oggettivi e di una programmazione corretta.
Marco Degli Angeli, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara: “L’assessorato non serve a nulla è ormai un ministero di propaganda, Terzi deve fare un passo indietro, è chiaro a tutti che non decide nulla. I treni per la Lega sono merce elettorale e quelli nuovi andranno sulle linee più frequentate, per essere visti, e non su quelle allo sbando dove i pendolari trascorrono ore di inferno tra ritardi e soppressioni quotidiane. I pendolari non meritano di essere trattati come bestie. Non si governa in un clima di campagna elettorale perenne come ha fatto Salvini e come fa il centro-destra in Lombardia. Il leghista fa i suoi interessi invece che rispondere ai bisogni dei cittadini, la Lombardia merita davvero di meglio ”.
LA MANIFESTAZIONE
Martedi 26 alle 18, intanto, manifestazione dei pendolari lombardi davanti alla stazione di Milano Cadorna proprio contro i cronici disservizi delle ferrovie lombarde.