Seregno, esposto all’Anac su ipotesi matrimonio Aeb-A2A

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Tiziano Mariani, capogruppo della lista Noi per Seregno, ha presentato un esposto all’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, sull’ipotesi di partnership fra Aeb e A2A. Maríani si è affidato a due avvocati esperti in materia di contratti e appalti pubblici, Giuditta Carullo e Ilaria Battistini che avevano già seguito l’operazione fra A2A e Lgh a Cremona nel 2016. I legali chiedono un parere preventivo sull’ipotesi di collaborazione fra Aeb e A2A, il cui studio di fattibilità scade il 9 dicembre con una probabile proroga. La vicenda viene riportata nei dettagli dal Giornale di Seregno. Il confronto in atto è scaturito dalla manifestazione d’interesse presentata il 15 ottobre scorso all’ufficio di presidenza di Aeb da parte di A2A, società quotata in Borsa di cui i Comuni di Milano e Brescia detengono la metà del capitale. Il quesito posto all’Anac verte proprio sull’operazione in corso fra le due aziende “in palese violazione delle norme imperative che impongono obbligatoriamente l’applicazione delle regole dell’evidenza pubblica per qualsiasi dismissione di partecipazioni societarie in società a partecipazione pubblica” scrivono gli avvocati. Un’operazione, aggiungono i legali, “in contrasto con la delibera Anac numero 172 del 2018” che riguarda una medesima operazione “peraltro confermata dal Tar con sentenza esecutiva ed esecutoria” che risale all’ottobre scorso. Gli avvocati fanno riferimento alla delibera emessa nel febbraio dello scorso anno dall’Autorità anticorruzione sull’operazione fra A2A e Lgh, con la quale la prima ha acquisito il 51 per cento delle quote della seconda. Al termine di una lunga istruttoria, l’Anac ha dichiarato che la vendita diretta delle azioni non poteva essere effettuata “se non preceduta da una procedura ad evidenza pubblica, competitiva e comparativa”. In pratica l’Autorità ha contestato la legittimità dell’operazione in ordine a un principio della giurisprudenza: le società a prevalente capitale pubblico possono scegliere i soci privati secondo procedure ad evidenza pubblica, cioè tramite una gara. La delibera Anac era stata poi trasmessa alla Corte dei Conti per valutare un’eventuale azione di responsabilità di chi ha sottoscritto l’intesa. L’acquisizione di A2A a Cremona era già stata richiamata da Tiziano Mariani – riporta sempre il Giornale di Seregno – durante il Consiglio comunale del 5 novembre scorso nel quale si discuteva proprio l’ipotesi di partnership fra Aeb e A2A. In aula l’assessore alle Partecipate, Giuseppe Borgonovo, aveva escluso analogie con il percorso intrapreso da Aeb “ancora tutto da definire”.  Due giorni dopo la seduta consiliare, lo stesso Tiziano Mariani aveva richiesto al segretario comunale, Alfredo Ricciardi, di interpellare in via preventiva l’Anac proprio sulla lettera d’intenti fra Aeb e A2A. Ma non ha avuto nessuna risposta. Il 20 novembre lo hanno fatto gli avvocati con un dossier per conto del consigliere Mariani. “Ho fatto a mie spese quello che doveva fare la pubblica amministrazione nell’interesse di tutti i consiglieri per evitare che debbano rispondere del loro voto davanti alla Corte dei Conti – il commento del capogruppo di Noi per Seregno – L’ho fatto per tutelare la città di Seregno ma anche per la mia incolumità personale. Di fronte a certi capitali un po’ di paura ce l’ho”.

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