Uno studente cremonese bocciato dai professori e quindi tenuto a ripetere il primo anno di scuola media, è stato invece “promosso” dai giudici. Ora, anche se le lezioni sono iniziate da due mesi, se vorrà il ragazzo potrà frequentare la seconda. I giudici del Consiglio di Stato hanno accolto il ricorso presentato dal legale del padre dell’alunno contro il Miur e l’istituto, dopo che in primo grado il TAR di Brescia aveva invece dato ragione al ministero dell’istruzione e alla scuola. Con questa decisione il Consiglio di Stato sancisce il principio che non è giuridicamente possibile bocciare in prima media, almeno non per ragioni che riguardano il rendimento scolastico. Nella sentenza si legge si legge che “l’ammissione alla classe successiva deve fondarsi su un giudizio che faccia riferimento a periodi più ampi rispetto al singolo anno, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento attesi in una o più discipline”