Finisce in Parlamento la scelta di avviare uno stage in un’azienda di munizioni. Nel mirino c’è il progetto “Manager for a day” di alternanza scuola-lavoro del liceo scientifico Grassi di Lecco. “La convenzione deve essere ritirata, trovo sgradevole che progetti formativi che interessano minorenni coinvolgano aziende che hanno a che fare con le armi”, ha detto il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, che ha depositato un’interrogazione in Parlamento per chiedere al ministro Fioramonti quali iniziative possa intraprendere per far sì che i percorsi formativi dei ragazzi non includano aziende di armamenti. Se il provvedditorato si chiama fuori dalla polemica, poiché le scuole sono autonome in queste scelte, si fanno sentire i presidi degli istituti: “Non dobbiamo condividere le scelte strategiche delle imprese, ma conoscerne i meccanismi produttivi” dice Giovanni Rossi dirigente del liceo Manzoni. Un’altra scuola – l’istituto professionale Fiocchi – già in passato, infatti, aveva spostato uno studente musulmano a disagio nel lavorare in una fabbrica produttrice di macchinari per salumifici.

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