È morto a causa di una malattia il giudice Giuseppe Airò, 67 enne presidente della Corte d’Assise di Monza, e vicario alla presidenza del Tribunale di Monza. Airò ha guidato la Corte in moltissimi dei casi giudiziari balzati alle cronache negli ultimi decenni. In primis quello ai vertici Icmesa e Givaudan per il “disastro della diossina di Seveso” del 1976, il sequestro e l’omicidio di Adelmo Fossati nel 1980, fino ad arrivare al maxi processo “Sistema Sesto”, conclusosi con l’assoluzione dell’ex presidente della Provincia di Milano Filippo Penati, anche lui recentemente scomparso. “Pino Airò era una colonna portante del Tribunale di Monza. Un uomo dal profondo senso della giustizia e con grande capacità di comunicare con tutti, imputati e testimoni” ha dichiarato Manuela Massenz, procuratore aggiunto di Monza. Airò si spendeva inoltre da sempre per migliorare il funzionamento della macchina giudiziaria, concretizzato nella firma di numerosi protocolli, oltre che aver chiesto l’intitolazione di un’aula del Tribunale al procuratore capo di Bergamo Walter Mapelli, per anni magistrato a Monza, morto la scorsa primavera.
