Liliana Segre è cittadina onoraria di Varese dopo il voto all’unanimità del Consiglio comunale. Proprio a Varese, nel dicembre del 1943, Segre venne arrestata; aveva 13 anni e aveva tentato invano di rifugiarsi in Svizzera con la famiglia. Le guardie di confine svizzere del valico di Arzo – come ha raccontato la senatrice tempo fa in un incontro con gli studenti di Lugano – la respinsero ridacchiando, consegnandola prima alla Guardia di Finanza e poi ai tedeschi, che la deportarono ad Auschwitz. “Nel carcere di Varese – ha più volte ricordato lei stessa – mi separarono da mio papà, che venne destinato al reparto maschile. Ero sola. Mi fotografarono e mi presero le impronte digitali come si fa con i delinquenti. Ero io quella?” “Un momento importante per la città durante un Consiglio comunale a cui hanno partecipato centinaia di cittadini – ha detto il sindaco di Varese”, Davide Galimberti.