I viaggi da incubo sull’ultima metro del sabato sera

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La foto scattata dalla passeggera e postata su Fb

Va avanti così da un pezzo: l’ultimo treno della metro 2 per Gessate/Cologno del sabato sera viene preso d’assalto da centinaia di giovani e giovanissimi di ritorno dalla movida milanese. Niente di strano se non fosse che i ragazzi si impadroniscono di fatto del treno, fumano a bordo (anche stupefacenti), molestano gli altri passeggeri e a volte vandalizzano carrozze e fermate. Un problema già segnalato in passato e che aveva visto intervenire, qualche volta, carabinieri e sicurezza Atm. Poi è ripreso l’andazzo di sempre. In questi giorni gira su Facebook lo sfogo di una passeggera che racconta: “3 novembre , Ore 00.35 ultima metro linea verde Milano direzione Cologno. Presso la fermata Garibaldi,salgono un gruppo di 25/30 ragazzini ubriachi,maleducati che cominciano a dare fastidio alle persone nei vagoni ed in maniera provocatoria iniziano ad accendersi sigarette e Spinelli manifestando di voler urinare all’interno del vagone. Nonostante gli sguardi increduli di tutti e qualche mini timido tentativo di approccio delle persone sul vagone,nessuno proferisce parola ed ha il coraggio di farli smettere. Rimango basita e decido di provare a fare qualcosa,anche perché mancano 5 fermate prima che debba scendere è l’ultimo treno,non posso prenderne un altro e soprattutto trovo assurdo dover respirare il fumo per tutto questo tempo. Vado verso il conducente,busso ripetutamente alla porta, vengo finalmente ascoltata,la risposta è: “Signorina mi dispiace,li vedo dalle telecamere,ho mandato l’annuncio che non si può fumare all’interno del veicolo,più di questo non posso fare,anzi se parte l’allarme antifumo siete tutti obbligati a scendere ed è anche l’ultimo treno”.
Io sconcertata lo guardo e gli chiedo nuovamente se potesse fare qualcosa,ma non ricevo più risposta. Ho dovuto così concludere il mio viaggio,in silenzio,con una nube di fumo dentro la metro e questo gruppo di ragazzi ubriachi e molesti che con fare di sfida continuavano a comportarsi come volevano. Non contenta arrivata a Piola,faccio notare ad un altro addetto ai lavori ATM l’accaduto ma vengo liquidata con un “grazie signorina per avermelo detto buonanotte”, probabilmente era più importante la fine del suo turno di lavoro dell’accaduto”. 

Fin qui lo sfogo della passeggera, Marta Balletto. La situazione viene denunciata da tempo dagli agenti di stazioni e dal personale viaggiante della metropolitana che, lasciati soli di fronte a centinaia di ragazzotti, non possono certo risolvere la situazione. Ma non interviene mai nessuno.

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