Halloween, boom di acquisti di zucche

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Unica nota stonata è quella del maltempo, che “taglia” la produzione di zucche del 10%: colpa, in particolare, di un maggio freddo e piovoso, seguito un’estate con bolle di calore e grandinate che hanno ostacolato lo sviluppo delle piantine e la formazione del frutto. Ma la festa di Halloween è tutt’altro che compromessa, dato che è corsa all’acquisto, con un consumo stimato di quasi 1 kg pro capite con una produzione che, a livello regionale, è in crescita esponenziale, passando in quindici anni, da 250 ettari agli oltre 930 di oggi. Dalla padella all’intaglio per realizzare il caratteristico simbolo delle streghe registra in ogni caso una crescente attenzione per l’ortaggio più grande del mondo: si tratta per la quasi totalità di prodotti destinati al consumo alimentare anche se cresce la coltivazione di varietà di zucche a scopi ornamentali o da “competizione” con esemplari he possono arrivare anche oltre i 900 chili di peso.

Le radici di Halloween si rintracciano nella più antica ricorrenza del capodanno celtico (detta anticamente di Samhain) celebrato fra il 31 ottobre e il 1° novembre anche dalle popolazioni preromane che abitavano le nostre terre in tempi remoti: scadenza che segue il ciclo agricolo e che, con la fine dei raccolti e il ritorno delle ultime greggi dall’alpeggio, marcava l’inizio della “buia” stagione invernale. I prodotti della terra, di più o meno antica introduzione, tornano così protagonisti di ricette e serate a tema, lasciando sì spazio alla tradizione, ma anche alla fantasia. Qualche esempio? la minestra di cereali, latte e castagne, i piatti di carne accompagnati dalla birra, i funghi, i formaggi e il miele. Come detto, secondo le stime di Coldiretti, oggi a Como-Lecco, si consuma quasi un chilo di zucca a testa viene consumato a tavola, piuttosto che per le decorazioni, anche se l’affermarsi della notte delle streghe ha aperto il nuovo “mercato” delle zucche intagliate con le quali si cimentano un numero sempre crescente di cittadini.

Regina indiscussa delle tavole invernali nella versione dei famosi tortelli, la zucca è uno dei prodotti più versatili della cucina italiana e può essere utilizzata sia per le preparazioni salate che per quelle dolci, ma anche abbinata a pasta, carne, formaggi e torte. E c’è anche chi le usa per fare la birra. Nel corso del tempo si sono differenziate principalmente due tipologie di utilizzo, una relativa alla preparazione di tortelli, gnocchi, dolci e pane, l’altra come ingrediente di minestre e minestroni. Per assicurarsi un prodotto di qualità quando si compra la zucca a pezzi, occorre verificare che le fette siano state tagliate da poco (la polpa deve essere un po’ umida e i semi scivolosi) perché la vitamina A è sensibile alla luce e tende a distruggersi man mano che passa il tempo. Va controllata anche la buccia: deve essere integra, senza segni di muffe e ammaccature. Se invece si compra una zucca intera, è necessario provare a batterla leggermene con le nocche delle dita: è buona se emette un suono sordo. Inoltre, va controllato il picciolo: deve essere morbido e ben attaccato alla zucca.

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