Circa 2.000 medici specializzandi del 4° e 5° anno potranno progressivamente iniziare a prestare servizio autonomo negli ospedali lombardi. Lo hanno annunciato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, durante la conferenza stampa del dopo giunta cui hanno partecipato anche il professor Gianvincenzo Zuccotti in qualita’ di presidente dell’Osservatorio regionale della Formazione specialistica e direttore della pediatria del Buzzi e Lucia Cococcioni, medico specializzando al 5° anno di pediatria.
“Il provvedimento adottato oggi – ha spiegato il presidente Fontana – dimostra ancora una volta il perche’ Regione Lombardia insiste nella richiesta dell’Autonomia. Vogliamo essere liberi di fare delle scelte che siano utili per rispondere meglio ai bisogni dei nostri territori e dei nostri cittadini, ma anche al resto del Paese, visto che gia’ altre Regioni hanno espresso la volonta’ di seguire la strada da noi segnata”.
“Se da domani – ha aggiunto – i nostri specializzandi potranno operare, con una progressiva autonomia, negli ospedali lombardi e’ perche’ non ci siamo arresi all’impugnativa che, nel febbraio 2018, il governo Gentiloni aveva depositato, sollevando davanti alla Corte Costituzionale, una questione di illegittimita’ costituzionale alla nostra legge. Ci siamo costituiti in giudizio e la Corte Costituzionale ci ha dato ragione. Questa e’ la direzione che intendiamo seguire nel caso non dovessero concederci l’Autonomia, ovvero gestire piu’ autonomamente le singole materie previste come concorrenti dalla Costituzione”.
“Uno dei grossi problemi nei nostri ospedali – ha detto Gallera – e’ la mancanza
di personale. Oggi, con questa delibera, la Lombardia da’ una prima risposta concreta fornendo alle strutture sanitarie che fanno parte della rete formativa, indirizzi per la progressiva assunzione di autonomia operativa e decisionale dei medici in formazione specialistica (persone che hanno gia’ fatto un corso
di studio di 6 anni e altri 3 anni di specializzazione). Tra poche settimane, quindi, 2.000 specializzandi saranno molto piu’ autonomi e operativi nelle corse dei nostri ospedali. Si tratta di un risultato importante che va nella direzione di garantire cure sempre piu’ adeguate grazie alla presenza di piu’ medici. Tutto cio’, ovviamente, non andra’ a discapito dell’assunzione di
nuovi medici”.
La Lombardia e’ la prima regione in Italia ad introdurre questa possibilita’ che, fra l’altro, e’ a costo 0 per i cittadini perche’ gli specializzandi gia’ ricevono
una borsa di studio.