Nei giorni scorsi sono stati elaborati i dati relativi ai primi sei mesi di attivazione di Area B, il provvedimento che attraverso un sistema di divieti di accesso progressivi blocca l’ingresso in città alle auto più inquinanti. Lo fa sapere il Comune. Al momento, dei 186 varchi di accesso previsti complessivamente a Milano, 15 sono controllati con le telecamere ed è su questi che si è concentrato il monitoraggio dei transiti, rilevando una diminuzione di passaggi in ingresso in città di circa il 13%, che si traduce in circa 12mila transiti veicolari in meno ogni giorno (durante l’ultima settimana di gennaio 2019, utilizzata come campione, erano circa 89mila transiti al giorno). I dati si riferiscono al semestre che va da aprile a settembre. Il provvedimento infatti è entrato in vigore il 25 febbraio, con il mese di marzo utilizzato per il pre-esercizio come previsto dalla norma. Le rilevazioni (mai effettuate per un periodo continuativo di tale durata) hanno consentito di verificare che la ‘punta’ mattutina nei giorni feriali è stata tra le 7.30 e le 9, con una media complessiva, nelle 15 strade, di 4.500 transiti ogni 30 minuti (ovvero 150 veicoli al minuto). La punta pomeridiana feriale è stata tra le 17 e le 19 con una media di 4.000 transiti ogni 30 minuti (133 veicoli al minuto). Negli stessi orari, il traffico si riduce a 1/3 il sabato mattina ed è pari a 2/3 il sabato e la domenica pomeriggio. Quasi nessuna variazione tra i giorni feriale e festivi per le fasce orarie non di punta, in particolare tra le 10.30 e le 13 e dopo le ore 21. Il primo step di Area B vieta l’ingresso ai veicoli benzina Euro 0 e diesel Euro 0, 1, 2, 3 e alle moto a due tempi Euro 0, 1 dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle ore 19.30, esclusi i festivi.