Da settembre dell’anno scorso a settembre 2019 i passeggeri Atm su tutte le linee di trasporto pubblico sono aumentati del 4,7 per cento, pari a oltre 12,5 milioni di passeggeri. Il dato è stato comunicato questo pomeriggio da Arrigo Giana, direttore generale dell’azienda di trasporti municipali nel corso dell’audizione della commissione congiunta Mobilità, Trasporti e Politiche Ambientali e Partecipate di Palazzo Marino. “È per me un motivo di grande soddisfazione perché qualsiasi battaglia contro lo smog e per la riduzione del traffico non può che passare dal potenziamento dell’uso del trasporto pubblico. – ha commentato Carlo Monguzzi, presidente della commissione Ambiente – Un cittadino può non utilizzare l’auto solo se ha un trasporto alternativo comodo, efficiente e puntale”. Un trend in crescita registrato anche in coincidenza della rimodulazione del piano tariffario Atm a partire dal 15 luglio 2019 e che coinvolge sia residenti che turisti in movimento con una distribuzione omogenea fra le differenti fasce orarie. Il motivo della crescita, secondo il direttore generale della partecipata di Foro Bonaparte Arrigo Giana, è “l’interesse che suscita Milano, che necessariamente ha bisogno di mobilità. Gli incrementi sono equamente distribuiti sulle fasce orarie, non parliamo solo di turisti, che teoricamente non sono frequentatori dei mezzi di trasporto pubblico durante le ore di punta o, al contrario, solo dei pendolari”. Nel dettaglio, la linea che ha registrato un maggiore incremento del numero di passeggeri è stata la M5, che è passata dai 20,6 milioni del 2018 ai 22,7 milioni a settembre 2019 con un aumento del 10,3 per cento. A seguire, le linee M1 con +4,9 per cento di passeggeri, M3 con +4,8 per cento e infine M2 con un aumento del 3,2 per cento.