Azione di protesta, ieri sera, davanti al consolato turco di Milano, in zona Sempione, contro la guerra scatenata da Erdogan. Il gruppo di antagonisti milanesi protagonista della protesta di ieri organizza anche un corteo per domani, sabato, con partenza da Piola alle 14.30, contro i Cpr, i centri di permanenza temporanea per i migranti, ma rivolto anche al no alla guerra scatenata dal “sultano” Erdogan. Come riferisce il sito Milano in Movimento, “se molti, in Occidente, si sono già dimenticati dei curdi e del gigantesco tributo di sangue da loro pagato nella lotta contro ISIS, qualcuno sicuramente ha la memoria lunga e forte e sa ancora da che parte stare. Mentre gli americani scaricano i curdi dopo averli usati e Trump straparla di Seconda Guerra Mondiale e sbarco in Normandia, mentre l’Europa balbetta terrorizzata alla sola idea che Erdogan apra le porte a milioni di profughi, mentre i russi, veri vincitori del conflitto siriano, si barcamenano tra la difesa di Assad e la vendita di armi ad Ankara, mentre l’ONU tace impotente, c’è dunque una fetta consistente di società occidentale che, di fronte alla vergogna e all’ipocrisia di questo tradimento si schiera con sempre maggior forza. Ne sono testimonianza – si legge ancora – le tante azioni di questi giorni come quella di ieri all’aeroporto di Napoli contro la Turkish Airlines e il dilagare di prese di posizione sui social” tra le quali l’invito aperto al boicottaggio dei prodotti turchi e al turismo nel Paese di Erdogan”.