Gestivano la quasi totalità di gadget contraffatti venduti in occasione dei grandi eventi musicali. A capo di questo traffico illecito c’erano una cittadina siriana di 44 anni e un quarantenne rumeno, entrambi residenti nel milanese ed entrambi denunciati. Insieme a loro sono stati denunciati anche i proprietari del magazzino di Lodi Vecchio – un italiano di 69 anni e un bengalese di 39 – dove la merce veniva stoccata. Le fiamme gialle di Lodi hanno sequestrato inoltre un’altra area industriale situata a Lodi e uno spazio a Gudo Visconti (nel Milanese) appositamente utilizzato per la produzione dei finti gadget da destinare poi al commercio. All’interno dei capannoni sono stati trovati più di 35 mila capi di abbigliamento e oltre 100 stampi di noti brand musicali, assieme a vari macchinari, per un valore totale di circa 3 milioni e mezzo di euro.