Biglietto integrato, i pendolari contro Trenord

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Scatta oggi il biglietto integrato di Trenord per il bacino di Milano e Monza: un vantaggio per chi ha l’abbonamento per treno e metro. Uno svantaggio per chi usa solo il treno, perchè  è costretto a pagare di più: il mensile passa da 46,50 a 70 euro. Dopo le proteste, Trenord, su mandato di Regione Lombardia, ha comunicato la possibilità di un rimborso peri pendolari che viaggiano solo in treno. Ma le modalità per ottenerlo sono piuttosto complesse. Tanto che i pendolari hanno diffuso un duro comunicato. Ecco la lettera dei rappresentanti dei lavoratori: “Si fa credito ai novantenni solo se accompagnati dai genitori”. Tutti abbiamo visto questa ironica scritta che campeggia in molti negozi. Eppure, se Trenord avesse adottato questa semplice regola, probabilmente sarebbe stato più facile per i pendolari che usano solo il treno ottenere il rimborso gli abbonamenti STIBM. Come noto, Regione Lombardia ha pilatescamente delegato a Trenord il compito di studiare ed applicare “forme di mitigazione” per i pendolari che, a causa dall’assurda
regola che abolisce i biglietti “monomodali” nell’area milanese, saranno costretti a comprare i ben più cari abbonamenti integrati.
Pertanto, Trenord, invece di occupare i propri impiegati a trovare il sistema per farfunzionare meglio i treni, ha pensato di utilizzarli per studiare, e successivamente applicare, delle regole assurde ed insuperabili, nello stile della più becera burocraziastatalista da fumetto di Asterix.
Infatti, “il rimborso può essere richiesto solo dai clienti abbonati annuali e mensili che acquisteranno a partire dall’abbonamento di ottobre almeno tre abbonamenti STIBM, esclusa la tariffa MI1-MI3, per minimo tre mesi consecutivi fino ad un massimo di nove su tessera IO
VIAGGIO. La richiesta di rimborso potrà essere inoltrata tramite una sezione dedicata sul sito di Trenord inserendo i propri dati personali, il certificato di residenza, la copia del documento di identità e della tessera sanitaria, l’autodichiarazione di non utilizzo dei mezzi TPL del bacino, la
certificazione su carta intestata del datore di lavoro oppure l’autocertificazione dell’utente che attesti l’utilizzo dell’abbonamento solo treno e, infine, il proprio IBAN per l’accredito del rimborso”.
Alla faccia della semplificazione che il nuovo sistema dovrebbe consentire. Alzi la mano chi ha capito come funziona. Infine la beffa: “Il rimborso sarà erogato dopo verifica elettronica che gli abbonamenti annuali o mensili siano stati effettivamente utilizzati sulle sole tratte ferroviarie”. Ma allora a cosa servono tutte queste certificazioni se poi viene fatta la verifica? E se qualcuno dovesse per disgrazia, magari perché lasciato appiedato da Trenord, usare anche una sola volta l’autobus? E già, perché pochi sanno che Trenord dovrebbe garantire, da contratto, “che i viaggiatori possano utilizzare il vettore urbano senza aggravio di costi” in caso di soppressioni parziali o totali delle linee S. Cosa che, pur accadendo quotidianamente, non ci risulta sia mai avvenuta. Se a Milano devi cambiare stazione ti paghi il biglietto dell’autobus.
Non da ultimo, se è possibile verificare in modo così dettagliato l’utilizzo di un titolo di viaggio, qualcuno dovrebbe rispondere invece del perché non sia possibile riconoscere il bonus sui titoli integrati. Misteri della burocrazia.
SIcuramente, in sede di Conferenza TPL, che l’assessore Terzi si ostina a non voler convocare, si sarebbero trovate certamente soluzioni migliori e condivise. In ogni caso, è opportuno ribadire che, per noi, l’unica vera “mitigazione” accettabile è che ad un aumento tariffario corrisponda un miglioramento verificato della qualità del servizio, come stabilito dalla L.R. 6/2012″.

4 Commenti

  1. E’ una vergogna totale, Trenord da denuncia per estorsione, altro che rimborsi. Io a dicembre ho sempre fatto il settimanale per le feste, e allora? Niente rimborso? questa situazione va risolta, deve essere ripristinato l’abbonamento solo treno, non ci sono se nè ma. Io questo mese sono riuscito a fare l’abbonamento (con Bonus) a € 32,50, che non osino contestarlo, l’ho fatto con tanto di ricevuta ai totem Trenord. Perchè avrei dovuto pagarne 70 senza usare ATM? Ho navetta aziendale a Rogoredo. Se non si risolvesse, sciopero del pendolare, tutti senza abbonamento e senza consegnare documenti. Che fermino i treni, facciamo sentire la nostra voce. Ora basta con questi burocrati che non hanno mai viaggiato in treno.

  2. Sono perfettamente d’accordo E’ UNA VERGOGNA, questa è a tutti gli effetti un’estorsione da mafiosi. Con quale motivazione si permettono di obbligare ai pendolari che non usufruiscono del servizio dei mezzi dell’ATM ad acquistarlo ? Non c’è nulla da dire, c’è solo da protestare fino a che non ritorni il vecchio abbonamento. Si permettono pure di promuoverla come un’iniziativa che porti vantaggi, certo vantaggi alle loro tasche!!

  3. da 7 anni uso solo treno da Milano Greco Pirelli a Trezzano sul Naviglio anche se non lavoro vicino alla stazione di Trezzano preferivo spostarmi a piedi per no usare la macchina e inquinare . Ma A QUESTO PREZZO torneremo alla macchina , tanto arriva l’inverno e treni trenord se non sono cancellati ritardano . Peccato per l’ambiente

  4. Concordo con uno sciopero pacifico, non rinnoviamo nessun abbonamento e saliamo in treno senza biglietto tutti e rifiutiamoci di fornire un documento identificativo, voglio ben vedere quale controllore potrà opporsi ad un treno intero carico di pendolari !!!!
    Aggiungo inoltre : come ci si può fidare di uno stato che permette queste vessazioni?
    L’aumento con ipotetico rimborso è nè più e nè meno un prestito di tutti noi a Trenord, senza interessi e per di più con obbligo.
    Ma dove sta scritto che io debba prestare del denaro ad una azienda? Con quale diritto mi si obbliga? Questo si chiama DITTATURA

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