Il neoministro degli Affari Regionali Francesco Boccia ha incontrato il governatore lombardo Attilio Fontana oggi a Milano, per discutere dell’autonomia. Con il presidente Attilio Fontana “siamo stati molto franchi, come ovvio che accadesse. Questa franchezza ci porta ad avere posizioni ancora distanti su alcuni temi” ha spiegato il ministro Boccia, al termine dell’incontro. “Penso che su ogni tema ci siano condizioni per trovare un’intesa. Dipende dalla volontà politica” ha detto Boccia, che ieri si è confrontato sullo stesso tema con i presidenti di Veneto ed Emilia Romagna, Luca Zaia e Stefano Bonaccini. “Ho molto apprezzato ieri la disponibilità del presidente Zaia e il lavoro fatto da Bonaccini su alcuni e nel confronto con le parti sociali. Oggi con il presidente Fontana la franchezza è stata comune denominatore entrambi. Penso che sul piano umano ci si sia detto tutto quello che c’era da dire e le distanze le accorceremo con fiducia reciproca che verrà fuori dal lavoro che faremo” ha detto Boccia. “Garantisco – ha aggiunto – che da domani miei tecnici inizieranno a lavorare sullo stato dell’arte e gli chiederò di correre”.
“Ci sono state molte divergenze soprattutto sulle premesse del ministro. Io parlavo di Autonomia, lui di articolo 3 della Costituzione, che non ha un collegamento diretto con l’Autonomia. Sono due cose giuste, ma che dovrebbero andare ognuna per conto proprio” ha spiegato il presidente della Lombardia Attilio Fontana. “Ho chiesto al ministro di sapere i tempi in cui riusciremo ad avere la determinazione dei costi standard e dei livelli essenziali di prestazione – ha aggiunto Fontana – visto che i precedenti governi non sono riusciti a scrivere una parola su questo. Quindi vorrei capire se c’è bisogno di otto anni o se invece la cose si può risolvere in pochi mesi. Attendo che mi dica entro quando ci farà sapere quando saranno definiti questi livelli”.