“I libri sono tutto, i libri sono la vita”. A un anno dalla sua scomparsa il Gruppo Feltrinelli ricorda Inge Feltrinelli attraverso un mosaico composto dai suoi cinque libri del cuore che saranno animati in cinque diverse librerie d’Italia da racconti, letture e musica, oggi 20 settembre. L’appuntamento è alle 18.30 con Silvia Avallone, Daria Bignardi, Diego De Silva, Salvatore Ferlita, Luigi Lo Cascio ed Elena Stancanelli nelle librerie di Milano, Bologna, Roma, Napoli e Palermo. Al termine dei reading verrà proiettato il documentario Inge film di Simonetta Fiori e Luca Scarzella, realizzato per la collana Feltrinelli Real Cinema.
Alla Libreria Feltrinelli Duomo di Milano sarà la scrittrice e giornalista Daria Bignardi, accompagnata dall’attrice Martina Iorio e dalla chitarra di Fabrizio Coppola a parlare di “Canada” di Richard Ford, amico e autore della casa editrice dal 1988. Un autore che si avvicinò alla scrittura tardi, a 45 anni, e su cui Inge Feltrinelli fu la sola in Italia a scommettere, con l’ottimismo che la contraddistingueva e di cui Ford ricorda: “Gli editori, che lo sappiano o meno, sono ottimisti, proprio come gli scrittori; è ciò che abbiamo in comune. Inge credeva nella promessa della scrittura fantasiosa e quindi nella promessa di pubblicare libri. Cioè che il mondo ha un bisogno inespresso e che gli atti di immaginazione possono avvicinarsi a quel bisogno. Ha creduto che ci sarà un futuro in cui i libri sarebbero stati e saranno utili, e che l’editoria continuerà ad essere dedicata a questo bisogno.”.
Sempre a Milano, alle 19.30 alla Libreria Feltrinelli di viale Pasubio, dove hanno sede la casa editrice e la Fondazione Feltrinelli, prosegue il ricordo assieme a editori, librai e amici.
Alla Feltrinelli di Bologna sarà la scrittrice e poetessa Silvia Avallone, autrice, tra gli altri, di Acciaio (Rizzoli, 2010), accompagnata dal reading di Margaret Collina e dalla chitarra di Laura Francaviglia, a dare voce e corpo alle pagine di Doris Lessing, per cinquant’anni autrice della casa editrice e amica storica di Inge che nel 2007, in occasione della vittoria del Premio Nobel della Lessing, pensò subito a farle recapitare un vestito per la cerimonia: “Ma Doris è difficile da vestire. L’ultima volta che l’ho incontrata le ho portato uno scialle, lei mi diceva che era l’unico tocco di eleganza che poteva indossare. Ma uno scialle non basta per ricevere il Nobel”.
Una donna “coraggiosa, coerente e naturalmente libera” come l’ha più volte definita Inge Feltrinelli. E la lettura tratta da “Il diario di Jane Somers” intende proprio porre l’accento su questa libertà temeraria che l’ha portata negli anni a protestare anche politicamente contro l’aparthaid, a contestare il secondo marito comunista dogmatico e a manifestare contro Bush, e che Inge ha sempre condiviso e ammirato.
Alla Libreria Feltrinelli di Roma Argentina sarà il capolavoro sublime e nostalgico di Malcolm Lowry “Sotto il vulcano” la lettura affidata a Elena Stancanelli e interpretata dall’attore e regista italiano Luigi Lo Cascio per raccontare quell’attenzione alla produzione culturale, all‘impegno civile, alla speranza che con i libri si possa veramente ridefinire, o almeno suggerire, un certo tipo di società, che ha guidato il lavoro e la vita di Inge. Un “classico moderno, troppo poco riletto”, come lei lo ha più volte definito, che condivide con i grandi capolavori letterari quell’essere fluviale, straripante, sfuggente, enigmatico.
Alla Feltrinelli di piazza dei Martiri a Napoli si renderà omaggio a Gunter Grass, e al legame che aveva con la Signora Feltrinelli, una complicità intellettuale, rafforzata dalla comune radice tedesca. Dello scrittore che aveva esordito in Italia nelle edizioni di Giangiacomo, lei ricordava: “un gigante della letteratura”, “un cuoco fantastico”, “un vecchio antagonista di tutto”.
L’autore de Il Tamburo di latta, lo scrittore che con maggiore espressività è riuscito a raccontare la Germania nazista, l’intellettuale di sinistra impegnato al fianco di Willy Brandt, nel 2006 rivelò il suo passato nazista, la convivenza con quel ricordo come un “macigno sulla testa” e la sua espiazione durata una vita intera.
Il racconto del suo Gatto e topo verrà portato in scena per la serata in ricordo di Inge Feltrinelli da Diego De Silva, accompagnato dalle letture di Rosaria De Cicco e dalle musiche di Stefano Giuliano (sassofono) e Aldo Vigorito (contrabbasso).
Alla Feltrinelli di Palermo attraverso la voce di Salvatore Ferlita, l’interpretazione dell’attore Carmelo Galati e il pianoforte di Marco Betta, riecheggeranno non solo le pagine de “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, ma anche la storia rocambolesca che ha portato alla sua pubblicazione per i tipi di Feltrinelli. Una scelta audace da parte di una casa editrice liberale, come si definiva Inge stessa. Rifiutato per due volte da altre case editrici, criticato da Moravia e da altri intellettuali dell’epoca, a seguito della pubblicazione divenne uno dei best-seller del Dopoguerra, con due milioni e mezzo di copie vendute.