Morti sul lavoro, “bollettino di una guerra non dichiarata”

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“Il gravissimo incidente mortale sul lavoro avvenuto in una azienda di allevamento in provincia di Pavia, il pesante bilancio di quattro morti, ci riporta a quello che è un quotidiano bollettino di una guerra non dichiarata, quella dei morti sul lavoro. Nello stringerci alle famiglie delle vittime e nell’attesa di capire la dinamica dell’incidente, torniamo a denunciare con forza la poca attenzione al tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Serve prevenzione, e quindi, formazione, serve una vera cultura della sicurezza da parte delle aziende e di tutte le istituzioni preposte ai controlli”. Lo dichiarano in una nota congiunta Cgil nazionale, Flai Cgil nazionale, Cgil Lombardia e Flai Cgil Lombardia.

“Non si può, come ancora troppo spesso accade, continuare a considerare la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro un costo o un mero adempimento normativo e seguitare a morire di lavoro nel ventunesimo secolo. Come sindacato ci battiamo da tempo su questo difficile versante, scontrandoci spesso con un muro di gomma di indifferenza e poca attenzione, crediamo, invece, che a fronte di lavori spesso poveri, poco tutelati, con appalti e subappalti, il tema della salute e sicurezza debba rappresentare una priorità e un diritto irrinunciabile per ogni lavoratore, che dopo una giornata di lavoro deve poter far ritorno a casa”.

“Infine – concludono Cgil nazionale, Flai Cgil nazionale, Cgil Lombardia e Flai Cgil Lombardia –  rivendichiamo l’immediata costituzione di un tavolo per costruire politiche condivise per contrastare questo dramma”.

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