“È nostro dovere manifestare solidarietà nei confronti del popolo brasiliano, e specialmente delle comunità di frontiera e le popolazioni indigene, le quali sono le più colpite dalla distruzione della foresta Amazzonica. Questo non è solo un problema locale, ma una questione che ha ripercussioni globali e, pertanto, noi sollecitiamo i decisori politici di tutto il mondo a prendere la dovute azioni e a denunciare la distruzione di questo essenziale ecosistema”. Così Fridays For Future Milano in una nota annunciando l’adesione del gruppo milanese del movimento internazionale per l’ambiente all’iniziativa, con presidi in tutto il mondo, davanti a consolati e ambasciate brasiliane per gli incendi boschivi che in questi giorni stanno distruggendo parti della foresta amazzonica.
La manifestazione, oggi, venerdì, alle ore 11 in corso Europa 12, “davanti ai consolati brasiliani a Milano, in tutta Italia e nel mondo intero” viene quindi indetta “per denunciare la complicità del governo brasiliano di Bolsonaro nella distruzione del più grande polmone verde del nostro Pianeta. Gli indigeni brasiliani hanno già riempito le piazze nel loro paese, non possiamo lascirli soli”, sottolinea il movimento spiegando che “da quando il Presidente Jair Bolsonaro è salito al potere, gli incendi boschivi sono incrementati costantemente, alimentati sia dalle siccità ma anche dalle terribili politiche ambientali dell’esecutivo brasiliano, che vede la foresta amazzonica solo come una mucca da mungere. Nel frattempo l’economia globale continua a consumare prodotti brasiliani, e siglare trattati commerciali, come ha fatto l’Unione Europea con gli stati del gruppo Mercosur, un accordo che causerà altri serissimi danni all’Amazzonia e a tutta l’agricoltura sudamericana”.