Dopo una lunga attività d’indagine i Carabinieri della stazione Moscova sono riusciti tre giorni fa a eseguire un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti un 20enne di origine senegalese, riconosciuto responsabile dell’aggressione avvenuta lo scorso 8 marzo che potrebbe causare la perdita di un occhio a un italiano di 56 anni. Il fatto avvenne in via Tocqueville, a due passi da corso Como, dove la vittima si era fermato in auto aspettando l’uscita del figlio 19enne da una discoteca della zona. Per avvertirlo del suo arrivo il padre chiamò il figlio al telefono e il gesto attirò l’attenzione di un gruppo di stranieri seduto nelle vicinanze. Il 20enne senegalese si staccò dal gruppo e, fingendo di aver scambiato l’auto per un taxi, salì a bordo e prese il cellulare dal cruscotto dandosi poi alla fuga. Ne scaturì un breve inseguimento e una colluttazione in cui il senegalese colpì l’uomo con un violento pugno all’occhio provocandogli gravi lesioni e la perdita, forse permanente della vista. Il figlio dell’uomo, insieme ad alcuni amici, cercò anche di bloccare l’aggressore, ma questi, spalleggiato da due connazionali, riuscì a fuggire dopo aver colpito con una testata uno dei ragazzi e aver minacciato il gruppo con una bottiglia rotta. Per ricostruire l’esatta dinamica della vicenda, i militari si sono serviti delle registrazioni realizzate dalle telecamere private e comunali della zona. Tre giorni, più tardi poi, fu lo stesso figlio della vittima ad accompagnare i Carabinieri in borghese per un giro d’ispezione della zona e a riconoscere il rapinatore. Il 20enne senegalese, regolare e senza precedenti, era già tento sotto osservazione perché girava spesso in zona insieme al fratello, in passato arrestato in flagranza per il furto di un cellulare. L’arrestato si trova ora detenuto presso il carcere di San Vittore.