Estraevano la cocaina “liquida” che arrivava dal Sud America nascosta nelle copertine di libri e romanzi, poi, per non destare sospetti, gli strumenti utili alla raffinazione venivano spostati a bordo di un’ambulanza. Uno dei tre appartenenti alla banda, composta da quattro cittadini peruviani e un italiano, tutti pregiudicati, lavorava infatti per un’organizzazione di volontariato e aveva accesso al mezzo. Il gruppo aveva allestito un laboratorio clandestino in un’autocarrozzeria abusiva nel comune di Trezzano sul Naviglio. L’intervento dei militari della Guardia di Finanza di Pavia, che da tempo ormai tenevano sotto controllo i membri della banda, ha portato al loro arresto in flagranza e al sequestro di 3 kg di cocaina pura, insieme ad altra sostanza stupefacente in stato liquido ancora da quantificare. Stando a quanto ricostruito dalle indagini, la droga doveva essere confezionata e destinata alle piazze di spaccio del Milanese e della Lombardia. I cinque arrestati, di età media attorno ai quarantanni, si trovano ora detenuti presso il carcere di San Vittore.