Troppo caldo nelle fabbriche, sciopero in acciaieria

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Le alte temperature di questi giorni mettono a dura prova i lavoratori chiusi nelle fabbriche di Milano e della Brianza. Alla Bonetti Acciai di Lainate i dipendenti hanno deciso di scioperare. Nel capannone fa troppo caldo e così non possono andare avanti. Nell’azienda dell’hinterland di Milano,  che produce lame, oggi e domani gli operai incroceranno le braccia per  due ore a fine turno,  come comunicano i sindacati.  All’alta temperatura esterna si aggiunge il caldo prodotto dai macchinari  della fabbrica.  “Il termometro raggiunge gradazioni insostenibili tali da mettere a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori”, denuncia la Fiom Cgil.

Ieri alla Lamina di Milano-Greco un giovane operaio si è sentito male ed è stato portato al Pronto Soccorso.  La Fiom Cgil già il 28 giugno aveva inviato una mail  all’azienda per sottolinea la temperatura insopportabile dei reparti produttivi e chiedere di mettere in funzione i refrigeratori situati nei reparti.

“Ma il gruppo dirigente della Lamina Spa si è guardato bene dall’intervenire. E così oggi, a riprova che la situazione per i lavoratori è davvero rischiosa, un giovane operaio si è sentito male ed è stato portato in ambulanza al pronto soccorso” sottolinea la Fiom. “Sapevamo che prima o poi sarebbe successo qualcosa – è il commento di Marco Verga, della Fiom di Milano – non si può faticare a quelle temperature e uscire dai reparti con gli abiti fradici di sudore. E’ insopportabile l’indifferenza del gruppo dirigente della Lamina rispetto alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, a maggior ragione dopo la tragedia che si è già verificata in quella fabbrica, a maggior ragione dopo che avevamo segnalato rischi e indicato le azioni da intraprendere per risolvere il problema.Come Fiom di Milano abbiamo già inviato anche un esposto alla ATS a questo punto ci auguriamo che l’intervento dell’ente preposto a garantire situazioni di normalità all’interno delle aziende, costringa anche Lamina a rispettare le norme”.

 

 

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