“Consapevolezza, scelta e insegnamento”: sono queste le parole con le quali si è voluto ricordare oggi presso il Palazzo di Giustizia di Milano Giorgio Ambrosoli, l’avvocato assassinato l’11 luglio 1979 mentre faceva il suo lavoro come liquidatore della Banca privata italiana di Michela Sindona. A pronunciarle il presidente dell’ordine degli avvocati Vinicio Nardo, presente oggi in aula magna assieme ad Umberto Ambrosoli – figlio di Giorgio e anche lui avvocato del foro di Milano – e al sindaco Giuseppe Sala. Proprio Sala ha voluto sottolineare come Ambrosoli con il suo lavoro, la sua onestà, il suo senso dello Stato e la sua difesa della legalità abbia rappresentato a pieno i valori della città di Milano, oltre che un esempio indelebile per tutti. Ambrosoli “si è contrapposto a un sistema di potere”, ha ricordato il figlio ripercorrendo la vicenda del padre, commentando poi l’importanza di un evento come quello tenutosi oggi in un luogo simbolo della fiducia nel diritto come motore di sviluppo sociale ed economico.