Quella di Nicolò Govoni è la storia di un ragazzo che a 20 anni decide di partire per un progetto di volontariato in India, pensando di rientrare dopo qualche mese, e che invece deciderà di fare di quella esperienza una esperienza di vita. Nicolò deciderà infatti di restare, l’orfanotrofio diventerà la sua casa e i ragazzini la sua famiglia, facendo dell’impegno per loro e per la loro istruzione, il suo impegno quotidiano. In questo contesto Nicolò aveva scritto e pubblicato Bianco come Dio, per raccogliere fondi per il progetto che in poco tempo aveva raggiunto moltisostenitori.
Ora Nicolò si trova a Samos, in Grecia dove collabora ad un progetto per il sostegno dell’educazione dei ragazzi che vivono nell’hotspot. Una realtà molto difficile e spesso coperta dal pregiudizio e dall’omertà, dove Nicolò lavora per provare a restituire fiducia e speranza, e a cui dedicherà il libro Se fosse tuo figlio (Rizzoli). E’ “la storia vera di un bambino senza futuro
e un ragazzo che lotta per ridargli speranza”.
Nicolò è solo un volontario, ma di una cosa è convinto: il mondo, lui,
lo vuole cambiare. Così decide di combattere il pregiudizio e l’omertà che
circondano l’hotspot: vuole aprire una scuola, una scuola vera, un posto
in cui i piccoli rifugiati possano finalmente sentirsi al sicuro. Imparando
ad ascoltare, a perdonare e a credere nei propri sogni, Hammudi si lascia
alle spalle gli orrori del passato e scopre, insieme a Nicolò, che la casa
non è una questione di mura, ma di cuore, e la paternità non ha a che fare
col sangue, ma con la fiducia.
Con lo sguardo di chi vive ogni giorno sulla propria pelle le ferite più
scottanti della nostra attualità, Nicolò Govoni ci racconta l’esperienza
luminosa e piena di coraggio di un bambino senza futuro e di un ragazzo
che lotta per ridargli speranza.
Ascolta l’intervista