La Guardia di Finanza di Milano festeggia oggi il 245° Anniversario della sua fondazione.
La cerimonia si è svolta nella Piazza d’Armi della Caserma “Cinque Giornate” di Milano, sede del Comando Regionale Lombardia.
Il Comandante Interregionale dell’Italia Nord-Occidentale – Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Vicanolo, accompagnato dal Comandante Regionale Lombardia – Generale di Divisione Piero Burla, ha aperto la giornata celebrativa con la deposizione di una corona di alloro alla lapide commemorativa dei Caduti del Corpo, collocata nell’androne di ingresso della caserma “Cinque Giornate”, al fine di rendere omaggio e ricordare tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita per la Patria.
Alle ore 09.30 ha avuto inizio la cerimonia commemorativa alla presenza del Viceministro dell’Economia e delle Finanze, On. Massimo Garavaglia, delle massime autorità civili e militari del capoluogo lombardo, degli Organismi di Rappresentanza Militare, nonché dei membri dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia.
Nel corso della cerimonia, si è proceduto alla consegna delle ricompense d’ordine morale a militari particolarmente distintisi in attività di servizio.
Nel suo intervento di saluto a tutti i convenuti, il Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Vicanolo ha evidenziato il peculiare ruolo che oggi riveste la Guardia di Finanza nel panorama istituzionale, sia a livello nazionale che locale, quale Forza di Polizia a competenza generale per il contrasto agli illeciti economico-finanziari e degli altri fenomeni di illegalità a questi connessi, attraverso un approccio multidisciplinare in grado di cogliere e contrastare tutte le sfaccettature che un illecito economico–finanziario può presentare.
Per l’occasione, è stato effettuato un bilancio sulle attività svolte negli ultimi 17 mesi dalle Fiamme Gialle lombarde.
Sono stati 10.437 le verifiche e i controlli e 2.280 le investigazioni rivolte a tutte le tipologie di reati fiscali ed economico-finanziari eseguiti dai finanzieri del comando regionale della Lombardia negli ultimi 17 mesi. L’attività ha portato alla denuncia di 2.629 soggetti di cui 137 tratti in arresto. Grazie a tali attività – spiegano i finanzieri – sono state sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziarie, per il recupero delle imposte evase nei riguardi di responsabili di frodi fiscali per oltre 395 milioni di euro ed avanzate proposte di sequestro oltre 1,4 miliardi di euro.
La Guardia di finanza specificica anche che agli importi recuperati vanno sommati gli oltre 1,8 miliardi di euro che 34 multinazionali hanno deciso di versare al Fisco a seguito di adesione all’avviso di accertamento. Dell’intera cifra, 1.250 milioni di euro saranno versati entro la fine dell’anno da un gigante internazionale del lusso a seguito di una verifica fiscale che aveva portato alla luce un’evasione d’imposta di 1,3 miliardi di euro. Si tratta della cifra più alta “conciliata” con il fisco italiano per evitare un contenzioso, sottolinea la Finanza.
I risultati – sottolinea la Guardia di Finanza – “sono il frutto di quello che può essere definito un vero e proprio “Modello Milano”, inteso come manifestazione dell’efficace sinergia istituzionale tra Procura della Repubblica di Milano, Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza”.
Tra i numeri dell’attività contro i reati fiscali, figurano anche quelli contro le indebite compensazioni di imposte e contributi nonché e frodi all’IVA, soprattutto nella forma delle cosiddette frodi “carosello”, che hanno consentito di individuare 348 casi di grandi evasioni perpetrate da vere e proprie associazioni a delinquere che non solo evadono il Fisco per importi rilevanti, ma inquinano il mercato, immettendovi documentazione falsa, riuscendo a vendere beni a prezzi inferiori a quelli delle imprese rispettose delle regole, riciclando proventi illeciti, talvolta ottenendo illegalmente finanziamenti pubblici e/o alimentano fenomeni corruttivi.
In totale, sono stati scoperti 186 casi di evasione fiscale internazionale riconducibili a fenomeni particolarmente insidiosi e complessi quali l’illecito trasferimento di capitali in paradisi fiscali, la fittizia residenza all’estero di persone fisiche e società, l’irregolare applicazione della disciplina dei prezzi di trasferimento, la costituzione in Italia di stabili organizzazioni occulte di multinazionali estere, nonché l’utilizzo strumentale di trust e di altri schemi societari o strumenti negoziali per finalità evasive.
Indagini svolte anche grazie agli strumenti di cooperazione internazionale in campo fiscale e finanziario, come lo scambio automatico di informazioni, all’attività di intelligence e di controllo economico del territorio, nonché all’analisi di rischio che permettono al Corpo di individuare, sempre più agevolmente, i maggiori evasori e i responsabili di frodi fiscali a cui sono riconducibili patrimoni detenuti illegalmente all’estero.
Sul fronte della lotta alle frodi in materia di accise e delle altre imposte sulla produzione e sui consumi, l’attività del Corpo ha la duplice finalità di tutelare il gettito assicurato all’Erario e di preservare la correttezza del mercato.
Sono stati effettuati 434 interventi che hanno permesso di constatare il mancato versamento di tributi per circa 1.3 milioni di euro e di sequestrare 523 tonnellate di prodotti energetici illecitamente immessi in consumo. Di questi circa l’80%, pari a 410 tonnellate, era costituito da combustile per autotrazione che veniva importato come olio lubrificante.