DESTRAGE: Report del Live @Santeria

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– di Andrea Levati

I Destrage tornano a esibirsi dal vivo per presentare la loro ultima fatica discografica e Milano risponde con un sold-out in Santeria Toscana.

C’è grande eccitazione, infatti, da parte del pubblico per “The Chosen One”, quinto full-lenght del catalogo della band pubblicato (come i due dischi precedenti) sulla Metal Blade Records di Brian Slagel, etichetta di culto per gli amanti della musica heavy e che annovera tra le sue file gruppi del calibro di Amon Amarth, Behemoth, Cattle Decapitation e Fates Warning, tanto per citarne alcuni.

Con quest’ultimo album gli alfieri del metal nostrano riescono nella non facile impresa di evolversi, pur rimanendo fedeli al proprio sound inconfondibile, caratterizzato da un numero incalcolabile di influenze e da partiture di elevata complessità. L’abilità dei Destrage di fondere e plasmare a proprio piacimento un così ampio spettro di generi e sottogeneri (metalcore, progressive, mathrock, alternative, djent e chi più ne ha più ne metta) rappresenta un unicum nella scena metal internazionale e, con “The Chosen One”, possiamo ammirarla in tutto il suo splendore e ad un rinnovato livello di maturità.

Sono quasi le 22.30 quando Paolo Colavolpe e compagni fanno il loro ingresso sul palco sulle note della self-titled track, adattissima non solo ad aprire l’ultimo album ma anche la scaletta dell’esibizione live. I fans accolgono i cinque milanesi con grandissimo calore ed entusiasmo, nonostante, almeno inizialmente, il suono risultasse poco pulito (per usare un eufemismo) con la batteria che sovrastava voce e chitarre. Si passa dunque a “About That” (anche questa estratta da “The Chosen One”), il pubblico apprezza e, col proseguire della scaletta, i suoni si fanno più equilibrati, raggiungendo livelli accettabili (ma francamente mai eccelsi). La setlist va a toccare quattro dei cinque studio album, escludendo solamente “Urban Being”, in un’alternanza di pezzi nuovi e vecchi che non scontenta nessuno.

I Destrage si confermano una live band di altissimo profilo che, oltre a riportare più che egregiamente sul palco quanto di buono fa in studio, mettendo in mostra notevoli abilità tecniche, riesce a intrattenere e coinvolgere la folla mettendo in piedi uno show adrenalinico che non li ha visti fermarsi un attimo per tutta la durata del concerto. Animali da palcoscenico è sicuramente il termine più adatto per descrivere i membri della band meneghina (in particolar modo il frontman, capace di passare da un growl profondo e potente a un vocal pulito tramite cui è in grado di toccare le note più alte, il tutto saltando e ballando da una parte all’altra del palco, senza far mai mancare il contatto col pubblico), che fanno impazzire i presenti con pezzi classici e acclamatissimi come “Double yeah”, “My Green Neighbor”Destroy, Create, Transform, Sublimate” e “Don’t Stare at the Edge”, senza dimenticarsi di dare un consistente assaggio dell’ultimo progetto discografico riproponendone in veste live un totale di cinque brani su otto. Oltre ai due già citati sono stati infatti suonati dal vivo anche “At the Cost of Pleasure”, l’ultimo singolo estratto “Hey Stranger!” (durante la cui esecuzione si è verificata una breve e simpatica ‘invasione di palco’ da parte di un fan visibilmente preso bene) e “Mr. Bugman”.

Arrivati al termine di “Are You Kidding Me? No.”, dopo più di un ora di performance, i Destrage abbandonano il palco per riapparire pochi attimi dopo incitati da un pubblico non ancora sazio e in delirio. Santeria è ormai una vera e propria bolgia e, con “Purania” e “Jade’s Place”, il quintetto meneghino chiude in bellezza uno spettacolo che avrebbe forse potuto essere un po’ più lungo (circa un’ora e venti la durata totale del set) ma che di certo non avrebbe potuto essere più intenso.

A questo punto è ormai chiaro a tutti (se già non lo fosse prima), anche ai più scettici, che stiamo parlando di una formazione che non teme confronti con nessuno né per quanto riguarda la produzione in studio né per quanto riguarda l’aspetto live e che il presente e il futuro del metal italiano hanno un nome: Destrage.

 

DESTRAGE
venerdì 21/06/2019

Santeria Toscana 31
Viale Toscana,31, 20136, Milano (MI)

– Live Report di Andrea Levati – 

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