Sanità privata, alta adesione allo sciopero generale

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Lavoratrici e lavoratori della sanità privata lombarda hanno aderito massicciamente alla giornata di sciopero generale proclamata da Fp Cgil – Cisl Fp e Uil Fpl della Lombardia. Lo confermano i dati che stanno via via arrivando: chiusura totale delle sedi della Clinica Zucchi a Monza e Carate Brianza; all’Auxologico e alla Multimedica di Milano adesione all’80% e chiusi gli ambulatori; 70% di adesione alla Humanitas di Milano e al San Carlo di Paderno. A Varese, alla casa di cura Le Terrazze adesione al 70% come all’Ospedale di Suzzara (gruppo Kos), alla Multimedica di Castellanza circa il 60%, Mater Domini e Don Gnocchi circa il 65%. Nelle strutture private di Brescia l’adesione è stata pari all’80% per ogni sede e le lavoratrici e i lavoratori che non hanno partecipato al presidio regionale a Milano hanno volantinato con bandiere e cartelloni davanti alle rispettive cliniche. Alla Nostra Famiglia di Lecco l’adesione è stata del 70%. Questi sono solo alcuni dati”, riferiscono i sindacati. “Il presidio sotto la sede di Assolombarda a Milano è stato molto partecipato, colorato, determinato. Dal gazebo allestito – spiegano ancora le sigle sindacali – sono intervenuti lavoratrici e lavoratori, delegate e delegati provenienti da tutti i territori della Lombardia, per ribadire che non è più sostenibile questo blocco contrattuale. Le controparti Aris e Aiop sostengono di dover ricevere finanziamenti dalla Regione ma intanto fanno profitti senza riconoscere quanto dovuto ai propri dipendenti, cioè quelle operatrici e operatori che ogni giorno fanno andare avanti i servizi e che in tutti questi anni hanno anteposto il loro senso di responsabilità e il servizio di cura verso le persone. Non solo, in tutti questi anni hanno anche fatto sacrifici per venire incontro a situazioni di crisi, alle difficoltà delle aziende sanitarie private subendo tagli di personale, mancato riconoscimento di straordinari, appesantimento dei carichi di lavoro. Oltre 50mila lavoratrici e lavoratori lombardi attendono il legittimo rinnovo del contratto nazionale. Lo attendono circa 200mila operatori in tutto il paese. Un rinnovo dignitoso, che preveda il giusto riconoscimento salariale e professionale, il riconoscimento di nuovi diritti anche alla luce delle nuove norme. Dalla piazza di oggi, tra le diverse rivendicazioni affermate, c’è stata quella di vedere equiparato il contratto della sanità privata a quello della sanità pubblica. Come Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl Lombardia siamo e saremo al loro fianco nel sostenere ancora insieme: “stesso lavoro, stessi diritti, stesso salario”. E non ci fermeremo, fino al rinnovo del contratto nazionale che è al palo da 13 anni”.

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