Corteo dei metalmeccanici a Milano; partito da Porta Venezia è giunto in piazza Duomo. Ad aprire la manifestazione di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil lo striscione ‘Futuro per l’industria’ . Presenti il segretario della Fim Marco Bentivogli, la ex segretario Cgil Susanna Camusso e il segretario della Cgil (ed ex leader delle tute blu della Fiom) Maurizio Landini.
“C’è bisogno di nuovi investimenti e di una politica industriale degna di questo nome. “Se il governo non cambia, andiamo avanti – afferma Maurizio Landini -. La gente vuole dei risultati. La notizia che abbiamo è che le fabbriche si sono svuotate, l’adesione molto forte vuol dire che c’è una domanda vera di cambiamento in questo paese e cambiare vuol dire cambiare le politiche economiche e sociali, vuol dire ridurre il fisco per i lavoratori, vuol dire investire per creare lavoro, vuol dire basta precarietà, vuol dire aumentare i salari e combattere le diseguaglianze”. ” Il primo punto è rispettare gli accordi che sono stati siglati, soprattutto se sono stati siglati davanti al ministero, e quindi c’è anche un problema del ruolo del governo, ma soprattutto c’è un problema di politica industriale seria, il governo e il paese devono farsi rispettare, anche dalle multinazionali”.