Voleva compiere una strage sulla pista di Linate: Oussenyou Sy – l’autista che lo scorso 20 marzo ha tenuto in ostaggio 50 bambini, due insegnanti e una bidella a bordo di un autobus, dando fuoco al mezzo nella zona di San Donato Milanese – rischia una pena fino all’ergastolo. Il 47enne senegalese, interrogato ieri dai pm Alberto Nobili e Luca Poniz, è infatti accusato di strage aggravata da finalità terroristiche, sequestro di persona, incendio, resistenza e lesioni, queste ultime apportate con un coltello sia ai bambini in ostaggio che a 7 militari intervenuti per fermare il suo folle gesto. Dalle ricostruzioni l’uomo si sarebbe barricato all’interno del bus, oscurando i finestrini, legando i propri ostaggi e cospargendo il veicolo di benzina che precedentemente si era procurato. Non si può quindi sostenere l’idea dell’improvvisazione, ma anzi secondo l’accusa si tratterebbe di un gesto premeditato. A confermare l’ipotesi della premeditazione ci sarebbe anche un video “proclama” di quasi 40 minuti in cui Sy inneggerebbe al panafricanesimo, contestando le politiche europee e accusando di corruzione i governi. Il video, caricato dall’uomo su YouTube, non sarebbe più rintracciabile per rischio di emulazione, o al contrario di ritorsioni di odio. I pm inoltreranno nei prossimi giorni la richiesta di processo immediato per Sy.