Ultras: sorveglianza speciale per il fondatore dei Viking (VIDEO)

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Sorveglianza speciale per Nino Ciccarelli, 50enne, ultras fondatore del gruppo dei Viking dell’Inter, arrestato dopo gli scontri tra ultras di Inter e Napoli il 26 dicembre scorso a Milano, quando morì il tifoso varesino Daniele Belardinelli.

Alessandra Simone, dirigente della Squadra Anticrimine della Questura di Milano

Il Tribunale di Milano ha approvato la misura di sorveglianza speciale della durata di un anno e sei mesi per Nino Ciccarelli, lo storico leader 50enne della tifoseria interista dei Viking della Curva Nord. Come già avvenuto anche per l’ultrà Marco Piovella, gli accertamenti compiuti dalla Polizia hanno segnalato la pericolosità sociale dell’uomo che lo scorso 26 dicembre 2018 era uno degli “organizzatori” degli scontri avvenuti in via Novara con i tifosi napoletani e, durante i quali, era morto l’ultrà Luigi Belardinelli. Arrestato lo scorso 17 gennaio e condannato, con rito abbreviato, a tre anni e otto mesi per rissa aggravata in seguito agli scontri di Santo Stefano, Ciccarelli si trova ora ai domiciliari dove è stato colpito di recente da un Daspo per otto anni che gli preclude l’avvicinamento agli stadi. Nel corso degli anni da tifoso ultrà Ciccarelli ha collezionato ben otto provvedimenti di Daspo emessi dai questori di Milano (1991 e 1995), Firenze (2004), Bolzano (2005), Pescara (2010), Frosinone (2016) e nuovamente Milano (febbraio 2019) con l’aggiunta di un Daspo giudiziario (2019). Alcuni dei fatti più rilevanti che lo hanno visto protagonista sono gli scontri in occasione di Ascoli-Inter nel 1988 durante i quali morì il tifoso Nazzareno Filippini, poi nel 1990 fu condannato per il tentato omicidio del cittadino liberiano Nyan Petesco, accoltellato in seguito a un futile diverbio e infine l’arresto nel 1997 per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti (cocaina e hashish) in quanto individuato come membro di spicco nell’operazione “Curva Nord”. Precedenti che hanno spinto il questore Sergio Bracco a chiedere per lui un provvedimento di sorveglianza speciale della durata di tre anni, ridotti poi della metà dai giudici della sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano.

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