Politica e malaffare, il braccio destro di D’Alfonso rivela il sistema tangenti

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Uno scambio di mazzette ripreso dagli investigatori

C’è un imprenditore che sta collaborando con gli inquirenti milanesi rivelando, secondo quanto scrive La Repubblica, il sistema tangenti creato intorno a Daniele D’Alfonso, titolare della Ecol Service, arrestato settimana scorsa, considerato dai pm il principale finanziatore di politici e funzionari pubblici da corrompere per aggiudicarsi appalti. A parlare, nel corso di interrogatori fiume, è Matteo Di Pierro, braccio destro di D’Alfonso. Da due giorni sta rispondendo alle domande dei pm milanesi che hanno scoperchiato l’ennesimo giro di mazzette e malaffare. Dichiarazioni utili per i magistrati che indagano, in questo caso, sulle gare indette da Amsa di Milano. Ma ci sono anche altri imprenditori che negli ultimi giorni sono andati in Procura per vuotare il sacco prima che i magistrati arrivassero a loro.  Ieri è stato sentito Pietro Tonetti, accusato di corruzione in relazione al cambio di destinazione urbanistica di un complesso immobiliare a Gallarate. L’uomo avrebbe fatto ammissioni sugli addebiti. La nuova Tangentopoli milanese sembra dunque solo all’inizio.

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