Ci sono decine di pagine di atti e intercettazioni nelle quali, scrivono i magistrati, Attilio Fontana “cerca di trovare il modo di ricollocare professionalmente il suo socio di studio”, l’avvocato Luca Marsico, trombato alle ultime regionali. Il presidente leghista di Regione Lombardia lunedì, davanti ai pm milanesi della maxi inchiesta su corruzione e appalti pilotati, spiegherà che la nomina del suo amico ed ex socio è stata regolare. Per la Procura invece quella nomina nel Nucleo di valutazione degli investimenti del Pirellone presenta non una ma una serie di irregolarità. È Fontana a proporre il nome di Marsico alla giunta, non si astiene nonostante il rapporto stretto di affari con lui. Inoltre Marsico è un penalista mentre viene scelto come esperto di legislazione urbanistica, ambientale, edilizia e di contratti pubblici. E per quella posizione erano arrivati almeno una decina di curriculum migliori, secondo quanto trapela. Per gli inquirenti dunque l’accusa di abuso d’ufficio è più che solida.