Il segretario di un partito non può disporre “a suo piacimento” dei fondi versati dagli associati o erogati dai presidenti di Camera o Senato come “rimborso delle spese elettorali”. E’ ribadito nelle motivazioni con cui, in assenza della querela da parte dell’attuale leader della Lega Matteo Salvini e necessaria ai fini del processo, lo scorso gennaio è stato dichiarato in appello il non luogo a procedere per Umberto Bossi e il figlio Renzo condannati in primo grado per l’uso dei soldi del Carroccio per spese personali.