Fanno saltare due bancomat, presa tutta la banda [VIDEO]

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Banda del bancomat, cinque arresti in Lombardia

I carabinieri hanno catturato i cinque presunti responsabili di due colpi ai bancomat avvenuti a Solaro (Mi) e Luisago (Co) che avevano fruttato oltre 90 mila euro. Sono tutti italiani tra i 26 e i 51 anni. f.c.

Publiée par Radio Lombardia sur Mardi 23 avril 2019

Un banda di malviventi, servendosi di esplosivo, ha svaligiato, nella notte tra venerdì e sabato scorso, due bancomat della Bpm a Luisago, in provincia di Como, e Solaro, in provincia di Milano. Tutto “quasi per gioco”, tanto che, quando i carabinieri li hanno arrestati hanno alzato le mani dicendo: “Avete vinto voi, noi ci arrendiamo”. I cinque membri del gruppo, tutti italiani residenti a Bologna, approfittando del ponte di Pasqua, si erano organizzati per compiere diversi colpi a Milano e nelle province vicine e poi tornare a casa. Come base operativa avevano preso in affitto, fin dal mercoledì precedente, un appartamento a Pieve Emanuele, zona sud Milano, da cui raggiungere comodamente tre diversi box auto, ubicati vicino agli ingressi della tangenziale per facilitare un’eventuale fuga e dove venivano custodite autovetture di grossa cilindrata (Audi RS6 e Volkswagen Golf). I Carabinieri, che da diverso tempo stavano monitorando la banda, li hanno visti uscire, verso la mezzanotte di venerdì, da una rimessa di Vanzago, a bordo di una Golf scura. Intorno all’una di notte il gruppo ha svaligiato il primo bancomat a Luisago. Dopo soli 25 minuti, ad essere colpito è stato poi l’istituto bancario di Solaro. I militari hanno, allora, atteso che la banda facesse ritorno a uno dei tre box auto per bloccarla. E così è stato, quando il gruppo si è fermato in un garage di via Meli a Milano. Quattro membri sono stati arrestati dunque in flagranza, mentre il quinto, fermato poco dopo, si stava dirigendo in zona per recuperare i complici. All’interno del garage è stato sequestrato il bottino di 91 mila euro, la Golf scura, identificata attraverso le immagini delle telecamere come l’auto su cui sono stati commessi i furti, ma anche un “pizzino” su cui erano scritti gli indirizzi dei due obiettivi già colpiti più quello di un terzo bancomat in via Novara. Ulteriori perquisizioni, compiute negli altri box auto, hanno permesso di sequestrare altre tre “marmotte” pronte per l’utilizzo e imbottite di un potente esplosivo fatto in casa miscelando insieme alluminio e nitrato d’ammonio. Gli arrestati, che secondo i militari erano dei veri “professionisti del mestiere” e in passato potrebbero aver messo a segno numerosi altri colpi simili, hanno diverse età e svolgono varie professioni: tra di loro c’è un operaio 26enne, un 50enne proprietario di una ferramenta insieme alla moglie, un 41enne che gestisce un bar e un 48enne investigatore privato e titolare di un’agenzia di security, mentre l’autista era un disoccupato di 50 anni. Quasi tutti, tranne il più giovane del gruppo, hanno precedenti specifici e, una volta finiti in manette, hanno confessato ai carabinieri che per loro “era solo un divertimento”. (MiaNews)

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