Saranno circa 400 mila le presenze a tavola negli agriturismi lombardi durante il lungo ponte tra Pasqua, 25 aprile e primo maggio. E’ quanto stima la Coldiretti regionale a partire dalle rilevazioni sulla rete delle aziende agricole che offrono pasti con i prodotti del territorio. Un successo spinto dalla voglia di stare all’aria aperta e dal buon cibo – spiega la Coldiretti Lombardia – favorito inoltre dal calendario di una “Pasqua alta”, in primavera avanzata, con il risveglio della natura e in piena attività agricola con la raccolta di verdure e ortaggi e la preparazione dei terreni per la semina. La primavera – precisa la Coldiretti – è la stagione privilegiata per stare nel verde perché consente di assistere allo spettacolo unico del risveglio della natura che riguarda piante, fiori e uccelli migratori. Il successo del turismo ecologico e ambientale è dovuto – continua la Coldiretti – ai costi contenuti, all’elevato valore educativo e alla pluralità di mete disponibili senza dover percorrere grandi distanze, in una regione come la Lombardia che può contare su ben 129 parchi, 69 riserve naturali, 33 monumenti naturali, 242 siti Rete Natura 2000, 20 foreste regionali, oltre a una parte del parco nazionale dello Stelvio, tutti luoghi ideali per rilassarsi lontano dal traffico e dallo smog delle città. Secondo un’indagine Coldiretti/Ixè, a Pasqua 8 italiani su 10 cercano la tradizione a tavola: alle basi del successo degli agriturismi, infatti, c’è anche la possibilità di mangiare i piatti della tradizione preparati dagli agrichef, i cuochi contadini che utilizzano i prodotti da loro stessi coltivati in azienda. In totale – chiarisce la Coldiretti su dati regionali – sono 1.685 le strutture agrituristiche attive in Lombardia e tra queste più di mille offrono un servizio di ristorazione. La provincia con il maggior numero di agriturismi è Brescia con 347, seguita da Mantova con 235, Pavia con 221, Bergamo 170, Como 167, Milano 131, Sondrio 125, Varese 90, Lecco 78, Cremona 72, Lodi 33, Monza e Brianza 16.