“Penso che quei 4 gatti – consentitemi l’ espressione – che hanno l’abitudine di fischiare la Brigata Ebraica il 25 aprile, fischiano senza conoscere a fondo questa profonda pagina di libertà”: lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala intervenendo nell’Aula del Consiglio comunale dove in apertura di lavori è stato accolto, con la sua testimonianza, Piero Cividalli, ultimo sopravvissuto italiano della Brigata Ebraica. “È una mia opinione personale – ha precisato Sala – ma penso e spero condivisa da tutti voi”. Nel suo intervento il sindaco aveva poco prima sottolineato come “l’azione della Brigata ebraica fu pienamente parte della Resistenza italiana”. Il sindaco poi ha parlato di un’ Europa “che deve cambiare in molti aspetti ma che resta l’unica casa comune in grado di testimoniare nel mondo il valore della democrazia. Sperando che il nuovo Parlamento Europeo riprenda in mano i temi della memoria, delle radici della nostra libertà, per evitare che si diffondano letture distorte e per dare nuove radici all’ideale europeo”.