De Corato, intervenire contro i borseggi in metro

0
606

“Sin dalle prime ore del mattino di ieri alla Polizia sono giunte segnalazioni di gruppi di 30-40 nomadi, un vero e proprio esercito, che si aggiravano nelle metropolitane. Gli agenti ne hanno bloccate ad Amendola-Fiera 17 subito dopo che avevano borseggiato una cinese, scoprendo che di queste 13 sono incinta. Inoltre, una 17enne è stata arrestata, mentre due complici, entrambe in stato di gravidanza, denunciate. Ebbene sì, un gruppo di nomadi borseggiatrici, quasi tutte incinte. Queste ultime non possono essere arrestate in base ad una circolare emessa il 12 dicembre 2016 dalla Procura della Repubblica di Milano secondo la quale ‘allo scopo di agevolare l’Operato delle Forze dell’Ordine incaricate di dare esecuzione agli Ordini di carcerazione per titolo definitivi emessi esclusivamente dalla Procura della Repubblica di Milano, gli stessi saranno sospesi’ in tre casi, uno di questi quello in cui si tratti di ‘donna in stato di evidente gravidanza o con certificato medico attestante la gravidanza emesso nei 15 giorni antecedenti l’ordine di esecuzione’. Dunque sanno di avere buona possibilità di farla franca”. Lo dichiara in una nota Riccardo De Corato assessore a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale di Regione Lombardia. “Nel 2018, a Milano, sono state intercettate dalle Forze dell’Ordine una trentina di latitanti nomadi, l’80% delle quali era appunto in stato di gravidanza per assicurarsi la totale impunità – prosegue De Corato -. Serve cambiare direzione: non è possibile che chi viene a Milano per turismo o anche per eventi come quello di questi giorni, se ne “torni a casa” con il ricordo di eserciti di borseggiatrici nomadi incinte. Rischiando, per di più, di ritornare tra qualche tempo e di trovarsele di nuovo lì, di fronte, libere e pronte a commettere ancora altri reati.”

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.