Nel 2018, a Milano città, il numero di unità immobiliari residenziali passato di mano nel corso dell’anno è stato pari a 24.600 unità. Con una crescita del 3,8 per cento rispetto al 2017, Milano prosegue il recupero osservato a partire dal 2015, dopo sette anni di risultati negativi. Anche il fatturato torna a registrare buoni risultati, totalizzando 10,3 miliardi di euro, superando anche in questo caso i volumi pre-crisi (più 9,9 per cento), sostenuto dal secondo anno di crescita delle quotazioni immobiliari estesa a buona parte del territorio cittadino. Emerge dal Rapporto 2019 sul mercato immobiliare di Milano curato Scenari Immobiliari. Dal punto di vista delle quotazioni, l’andamento torna a stabilizzarsi per la prima volta anche in periferia, dove canoni e prezzi medi di vendita si collocano tuttavia ancora al di sotto dei valori del 2008, e che nel corso del 2018 hanno registrato una lieve variazione negativa. Discorso simile per il semicentro, che ha visto crescere prezzi e canoni già a partire dal 2016, mentre nelle zone centrali i valori medi hanno già ampiamente recuperato quelli conseguiti nel 2008, l’anno migliore dell’ultima decade. I prezzi medi di vendita per il 2018 sono stati pari a 8.650 euro al metro quadrato nelle zone centrali, 5.000 euro al metro quadrato nelle zone semicentrali e 3.250 euro al metro quadrato nelle zone periferiche. I canoni medi si attestano a 125 euro annui al metro quadrato in periferia, 210 euro annui al metro quadrato nel semicentro e 340 euro annui al metro quadrato nelle zone centrali. L’andamento delle quotazioni immobiliari – secondo l’indagine – mostra prezzi di vendita nelle zone di maggior pregio ormai stabilmente al di sopra dei valori pre-crisi, mentre nella periferia e nel semicentro la crescita procede a velocità variabile. Le zone più ambite al di fuori della cerchia dei bastioni rimangono quelle interessate dallo sviluppo della nuova M4 e quelle attraversate dalla M5, in particolare in prossimità dei nuovi interventi di riqualificazione urbana (Lotto-Fiera-Portello, Garibaldi-Corso Como-Isola, Gerusalemme-Monumentale-Procaccini). Milano si conferma nuovamente come la capitale degli investimenti immobiliari in Italia, concentrando nel 2018 oltre il 40 per cento del volume delle operazioni effettuate a livello nazionale. La crescita del peso di Milano sugli investimenti italiani è un fenomeno che ha iniziato a consolidarsi a partire dal 2015, quando Milano ha raccolto oltre il 44,8 per cento degli investimenti dell’intero Paese: negli anni precedenti la propria share era rimasta stabilmente al di sotto del 20 per cento.
Nonostante il consolidamento della polarizzazione degli investimenti verso la città di Milano, il 2018 è stato caratterizzato da un assestamento degli investimenti immobiliari diretti a livello nazionale. Rispetto all’anno precedente gli investimenti, in Italia, si sono ridotti del 20 per cento, passando da 9,7 a 7,8 miliardi di euro. Il 2018 ha comunque certificato l’interesse degli investitori esteri per l’Italia. Trascurando i record del 2017, la crescita degli investimenti prosegue ancora anche se a un passo più contenuto di quello che ci si poteva aspettare lo scorso anno.