AVANTASIA – Galleria Fotografica e Live Report 2019

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Foto e live report del concerto degli AVANTASIA tenutosi presso l’Alcatraz di MILANO il 31/03/2019.

Foto a cura di: Karol Mazzola.

Live Report a cura di SIMONE SCAVO

Con cadenza triennale tornano a Milano sempre all’Alcatraz gli AVANTASIA, il super progetto di Tobias Sammet degli Edguy che gran successo sta riscotendo in tutta Europa come testimoniano i vari sold out registrati.

Tre ore di show dal taglio teatrale che non sfigurerebbe alla Scala milanese. Il team internazionale rispetto alla passata edizione vede la sostituzione di Michael Kiske, impegnato con gli Helloween post reunion, a favore del leggendario Geoff Tate ex Queensryche che in questi ultimi anni sta portando avanti una carriera solista dal vivo, spesso anche qui in Italia. I cori hanno subito una parziale evoluzione: vista la fuoriuscita volontaria di Amanda Somerville per dedicarsi ad altri progetti, il suo ruolo è stato assunto da due cantanti quali l’emergente Adrienne Cowan (dei Seven Spires e soprattutto scoperta e lanciata da nostrano Marco Pastorino dei Temperance con il suo progetto Light & Shade) capace di ricoprire vari registri vocali, compreso il grow; accanto a lei, la bionda Ina Morgan, sconosciuta ai più, eppure già con gli Avantasia per le backing vocals di alcuni album.

Forte del nuovo lavoro e concept Moonglow uscito a metà febbraio, Tobias ha preparato per questa sera uno show che lo vedrà più capitano della sua squadra piuttosto che nei panni di presentatore come accaduto in passato. L’Alcatraz ancora una volta è allestito con il palco A e l’affluenza è ottima, il locale è praticamente pieno.

Ladies and Gentlemen, welcome to the … Moonshow!

Ore 20.30 – 23.30

L’attenzione del pubblico è richiamata dall’infallibile “You Shook Me All Night Long” degli AC/DC ad alto volume, seguito dall’intro vero e proprio con l’“Inno alla Gioia” di Beethoven che ha il pregio di rendere più teatrale ed epica l’atmosfera per quello che sarà un vero e proprio musical metal e hard rock. Il grande telo posto a coprire lo stage con la scritta illuminata Avantasia viene lasciato cadere mostrando la scenografia di sicuro impatto, che nel corso dello show rivelerà diverse sorprese.

Tocca all’opener del nuovo disco “Ghost in the Moon” infiammare il pubblico, e ben ci riesce con Tobias, bandana e cilindro, in posa alla Moonwalker. L’acustica sin da subito è ottima, con i coristi sulla destra del palco vicini al chitarrista Oliver Hartman, Milo alla sinistra circondato dalle sue tastiere di fronte al quale staziona, o meglio piantona, il bassista André Neygenfind e il più mobile secondo chitarrista Sasha Paeth. Il pubblico si rivela subito partecipe ed è con il secondo brano “Starlight” che fa il suo ingresso Ronnie Atkins dei PRETTY MAIDS, con il suo solito look da vero rocker e con la grinta da frontman navigato: una garanzia di energia e di impatto. Prosegue l’iter tratto dal nuovo album con l’ottima “Book of Shallows” sempre con Ronnie, mentre la parte interpretata su disco da Mille Petrozza dei Kreator viene a sorpresa interpretata da Adrienne che si stacca dai cori per stupire tutti con il cantato screamy ricevendo fragorosi applausi. Il brano è ancora più strepitoso live, così come lo saranno tutte le tracce di “Moonglow” che dal vivo rendono ottimamente. È il momento del primo singolo del nuovo album “The Raven Child”, considerato da molti come il più bello dell’intero lavoro, e che sembra uscito dalla penna dei Blind Guardian, vista anche la partecipazione di Hansi su disco. In questa occasione cambia lo sfondo e sarà il primo di una lunga serie, uno per ogni brano a venire, particolarità è che sono animati e non singole foto. Anche gli alberi neri rappresentati sullo stage hanno maggiore impatto. Grande è l’ingresso di JORN, dalla decisamente elegante, ma soprattutto con la sua voce ruvida e graffiante, il top della serata a mio giudizio, confermata nell’interpretazione della successiva “Lucifer” con in sfondo una luna in fiamme. Musica che si ascolta non solo con le orecchie ma anche con il cuore, un trionfo di pathos.

È il momento della new entry Geoff Tate sulle note di “Alchemy”, con un elegante gilet porpora, non proprio adatto all’evento, ma quel che conta è la voce che a mio giudizio è apparsa un po’ debole rispetto a quanto mi aspettassi. Il meglio lo dà comunque successivamente su Invincible”, brano praticamente tutto suo che ne valorizza i registri e l’interpretazione che provoca i brividi, complice anche l’atmosfera più buia e l’improvvisa illuminazione dei lampioni posti sulle nere piante. Davvero di grande effetto. Tra i momenti più attesi “Reach Out for the Light”, canzone originale marchiata dalla voce di Kiske che mise in difficoltà anche Andrè Matos nella primissima calata italica degli Avantasia in occasione del Rockin’ Field Festival: come avrà risolto a questo giro Tobias? Fa di necessità virtù, suddividendo le parti con il bravo Oliver Hartmann (ricordiamo che è un ottimo vocalist protagonista in passato con gli At Vance) e con Ina Morgan per la parte più alta del chorus: il tutto risulta alla fine buono, complice il pubblico che ha contribuito cantando. Arriva la deliziosa title track “Moonglow”, dove la suadente voce di Candice Night è qui interpretata da Adrienne che si dimostra perfettamente all’altezza. Gli ospiti non sono ancora finiti. Con la cover di “Maniac” sale sul palco il “grande”, o meglio il MR BIG, Eric Martin ormai ben inserito nella squadra Avantasia, che si cimenta egregiamente anche nel ruolo che fu di Klaus Meine degli Scorpions nel brano “Dying for an Angel”. Bob Catley, carismatico come sempre, si presenta su “Lavender” e detta legge su “The Story Ain’t Over”. “The Scarecrow” è acclamata così come Jorn che la interpreta e quindi inizia il “nuovo” bello: i duetti tra le grandi voci! Jorn ed Eric prima si scambiano divertenti complimenti e quindi entusiasmano il pubblico con “Promised Land”. Ascoltare queste due voci insieme è qualcosa di unico, non ci sono occasioni se non con gli Avantasia, complici grandi brani ben orchestrati e trionfali… E che dire di Eric Martin insieme a Geoff Tate in “Twisted Mind”? Chi ha cantato meglio? Com’è stato? Solo vivendo questa canzone si può capire la bontà delle loro voci miscelate. L’onore di essere il “power inside” nella traccia “Avantasia” spetta a Tobias insieme a Tate: intrigante vedere quest’ultimo alle prese con un brano power metal! Purtroppo non ha la potenza di Kiske, c’è da dire che il brano era partito male, musicalmente non fedele con l’originale, ma è una goccia in un oceano di perfezioni ed emozioni.

Tobias torna nei panni di frontman e gioca con il pubblico facendo gridare anche le persone in fondo alla sala, poi a destra, sinistra e quindi tutti insieme con un risultato che avranno sentito anche sulla Moon, tanto che anche Sammet è rimasto colpito. Un vero fulmine e infatti arriva “Let the Storm Descend upon You”: si aggiungono on stage Ronnie e Jorn che ben duettano e si abbracciano, c’è un’atmosfera di complicità sul palco, nessuno vuole prevalere sull’altro, vogliono solo divertirsi e far divertire il pubblico.

Arriva anche il momento del vocalist Herbie Langhans, relegato sino ad ora ai cori, che dà l’incipit a “Shelter from the Rain” e anche qui per supplire a Kiske arrivano in aiuto Hartmann, Ina Morgan e quindi Bob Catley, il quale si esalta particolarmente al fianco della bionda cantante. Bob insieme a Toby è anche protagonista dell’entusiasmante “Mystery of a Blood Red Rose” per poi lasciare il palco al solo Sammet per il super singolo “Lost In Space” acclamato dal pubblico. Le ore sono passate veloci, davvero non un attimo di respiro o di noia, è già il tempo del classico encore. Si preparano a darci nuovamente l’addio, con “Farewell” dove Adrienne si trova ad interpretare ciò che da sempre era stato di Amanda Somerville e non la fa rimpiangere. Siamo vicini alla fine ed il trionfo arriva con “Sign Of The Cross” che presto si trasforma in “The Seven Angels”, gli angeli però sono più di 7 sono tutti i musicisti e cantanti insieme sul palco a cantare, gioire e salutarci dopo 3 ore di show, un mostruoso show. Gli Avantasia ancora una volta sono stati Avantastici !!!

Scaletta               

Ghost in the Moon                            (con Tobias)

Starlight                                            (con Tobias e Ronnie)

Book of Shallows                              (con Tobias, Ronnie e Adrienne)

The Raven Child                               (con Tobias e Jorn)

Lucifer                                               (con Tobias e Jorn)

Alchemy                                             (con Tobias e Geoff)

Invincible                                          (con Tobias e Geoff)

Reach Out for the Light                     (con Tobias, Hartmann e Ina)

Moonglow                                         (con Tobias e Adrienne)

Maniac                                              (con Tobias e Eric)

Dying for an Angel                            (con Tobias ed Eric)

Lavender                                           (con Tobias e Bob)

The Story Ain’t Over                         (con Tobias e Bob)

The Scarecrow                                  (con Tobias e Jorn)

Promised Land                                 (con Jorn ed Eric)

Twisted Mind                                    (con Eric e Geoff)

Avantasia                                          (con Tobias, Geoff)

Let the Storm Descend upon You      (con Tobias, Jorn e Ronnie)

Master of the Pendulum                    (con Tobias e Ronnie)

Shelter from the Rain                        (con Herbie, Hartmann, Bob e Ina)

Mystery of a Blood Red Rose (con Tobias e Bob)

Lost In Space                                    (con Tobias)

– Encore –

Farewell                                            (con Tobias e Adrienne)

Sign Of The Cross / The Seven Angels         (con tutti)

 

Voci:

Tobias Sammet

Geoff Tate

Jørn Lande

Ronnie Atkins

Bob Catley

Eric Martin

 

Cori:

Adrienne Cowan

Ina Morgan

Herbie Langhans

 

Chitarre:

Sascha Paeth

Oliver Hartmann (anche voce)

 

Basso:

André Neygenfind

 

Tastiere:

Michael “Miro” Rodenberg

 

Batteria:

Felix Bohnke

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