C’era una volta San Siro

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Pinocchio a cura di Fabio Massa
Pinocchio a cura di Fabio Massa

Caro Beppe Sala,
io ti conosco. So che sei pazzo per l’Inter e che ami il calcio. Che vai a giocare a calcetto e che ti tieni in forma. So che adori San Siro. E allora, proprio non capisco perché vuoi che Milan e Inter lo possano tirare giù per fare strutture nuove. A me sembra un’assurdità, da tutti i punti di vista. Anche chi dice che solo con un nuovo stadio saranno rilanciate le due squadre milanesi, non mi convince. Tanto quanto non ero troppo convinto quando si diceva che i capitali stranieri avrebbero sostituito in modo egregio i nostri patron Moratti e Berlusconi. E’ andata così? Davvero vi sembra sia andata bene? A me no, non sembra proprio. Sembra anzi che il cuore che quei due, il vecchio Moratti e il vecchio Berlusconi, ci mettevano, oltre che i soldi, non sia neppure lontanamente presente. Senza cuore, la città si disamora delle sue squadre. Certo, tu l’Inter la ami comunque, tanto quanto io amo il Milan. Certo, la nostra passione rimarrà. Ma no, non penso che il rilancio passi dalla distruzione di un simbolo mondiale della cultura calcistica. Non è che perché la Scala costa un sacco (e costa, costa un sacco), perché la struttura è antica, obsoleta, perché ogni volta che devi metterla a norma sono dolori, allora decidiamo di tirare giù la Scala. Spesso hai insistito, caro Beppe, sull’importanza di avere una Milano contemporanea. Beh, hai ragione. Ma non si è contemporanei buttando via quello che di bello si ha.

E poi, c’è una cosa che davvero non capisco. Non è stata colpa tua se Milano ha perso l’Ema. Non sarai ricordato per averla conquistata, però. Difficilmente potresti essere ricordato per i Navigli riaperti, visto che è opera assai complicata e pure controversa. Sarai ricordato per come hai difeso i diritti. Ma davvero vuoi essere ricordato per essere quello che ha fatto tirare giù San Siro? Davvero? Davvero vuoi che si dica che ti sei piegato a due proprietà che con Milano non hanno nulla a che fare, e che forse di milanese nel cuore non hanno nulla, se non un asset infilato nelle loro strutture economiche? Davvero vuoi tutto questo? Io penso di no. Perché questa non è politica, non è economia, è passione. E di quella, a vederti urlare ai derby, nei hai da vendere. Anche se stai sugli spalti opposti ai miei (forza Milan).

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