Pioltello, sequestro da 1 milione a boss della ‘ndrangheta (VIDEO)

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Alessandra Simone, dirigente di Polizia della divisione Anticrimine di Milano, illustra l’operazione che ha portato al sequestro dei beni di Francesco Manno.

Beni del valore di oltre un milione di euro comprendenti un immobile a Pioltello e adibito ad asilo nido, un bar tavola calda a Seggiano e altri 6 immobili, sempre a Pioltello, adibiti ad uso commerciale, più diversi conti correnti contenenti 36 mila euro. Questa l’entità del sequestro compiuto dalla Polizia nei confronti del 57enne Francesco Manno, affiliato della “locale” ‘ndrangheta di Pioltello guidata proprio dal fratello Alessandro Manno. Insieme ad altri parenti l’uomo era stato arrestato nel 2010, insieme ad altri 130 indagati, nell’ambito di quella nota come Operazione Infinito e poi condannato in definitiva per associazione a delinquere di stampo mafioso nel 2014. Proprio da quelle indagini sono emersi diversi episodi di affiliazione risalenti ai due anni precedenti, come la partecipazione a diverse cerimonie d’investitura con riti tipici della ‘ndrangheta, nonché le tracce di una lunga carriera criminale per un periodo complessivo di oltre 13 anni di reclusione da scontare in carcere. Tra cui spiccano una condanna per spaccio nel 1989, un rinvio a giudizio per traffico di stupefacenti (eroina e cocaina) con il Tribunale di Reggio Calabria che riconosce nell’impresa edile, di cui l’uomo è titolare, il mezzo utilizzato per riciclare i proventi illeciti delle attività di famiglia, e una rapina in concorso risalente al 2002. Infine, più recente, nel 2017 emerge il suo ruolo in un’estorsione, compiuta materialmente dai figli (Roberto e Filippo) e dal nipote (Manuel), ai danni di un imprenditore ecuadoriano. A determinare il peso della figura criminale di Francesco Manno sono poi i legami di collegamento da lui stretti con esponenti di Cosa Nostra e delle cosche siciliane attraverso la moglie Caterina Bonaffini, per un legame di parentela, e con Giuseppe Nastasi, già coinvolto nell’inchiesta della Dda di Milano per le infiltrazioni nella società Fiera Milano. Data la posizione e il ruolo ricoperto dall’uomo, sono in corso ulteriori indagini per determinare l’effettiva entità del suo patrimonio. (MiaNews)

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