Giornate del Fai, domani e domenica 171 siti aperti in Lombardia

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Domani, sabato 23 e domenica 24 marzo, il FAI – Fondo Ambiente Italiano invita tutti a partecipare alle Giornate FAI di Primavera per guardare l’Italia come non abbiamo mai fatto prima e costruire un ideale Ponte tra culture che ci farà viaggiare in tutto il mondo.
Giunta ormai alla 27ª edizione, la manifestazione si è trasformata in una festa  per un pubblico vastissimo. Questa edizione vedrà protagonisti 1.100 luoghi aperti in 430 località in tutte le regioni, grazie alla spinta organizzativa dei gruppi di delegati sparsi in tutte le regioni – Delegazioni regionali, provinciali e Gruppi Giovani – e grazie agli Apprendisti Ciceroni. Centinaia di siti e migliaia di persone che l’anima del FAI accende, prendendo per mano tutti e accompagnando gli italiani a specchiarsi nella stupefacente varietà del paese più bello, aprendo luoghi spesso inaccessibili ed eccezionalmente visitabili in questo weekend, durante il quale è possibile sostenere la Fondazione con un contributo facoltativo o con l’iscrizione.

In particolare a Milano e in Lombardia sarà possibile visitare 171 beni solitamente chiusi al pubblico, grazie all’impegno di più di 2000 volontari.

Ecco alcuni siti  che si possono visitare in Lombardia:
Ippodromo Snai San Siro
Prossimo al secolo di storia, l’Ippodromo di San Siro è uno dei più prestigiosi palcoscenici ippici a livello internazionale: unico ippodromo al mondo dichiarato “monumento di interesse nazionale”. Il complesso, interamente realizzato in stile liberty, è composto da piste di allenamento, scuderie, box, infrastrutture e da un giardino botanico, per una superficie di circa 1.400.000 mq. La Palazzina del Peso, punto focale ed esclusivo dell’impianto sportivo, è così denominata per l’attività di pesatura che interessa il fantino e la sua sella, prima e dopo ogni corsa. Proprietari, allenatori, allevatori, fantini, commissari e giuria, si ritrovano all’interno di questa struttura prima di recarsi alle tribune o alle piste. Dal 1999 il “Cavallo di Leonardo” accoglie i visitatori all’ingresso dell’ippodromo, colossale statua equestre realizzata dalla scultrice Nina Akamu e ispirata ai disegni di Leonardo da Vinci.

Palazzo della Banca d’Italia (a)
Il Palazzo della Banca d’Italia, in stile eclettico di primo novecento, sorge nel centro cittadino su un’area a forma romboidale di circa cinquemila metri quadrati. Edificato tra il 1907 e il 1912, su progetto di Luigi Broggi e Cesare Nava, per volere dell’allora Presidente della Banca d’Italia, Tommaso Bertarelli, richaima lo stile greco-romano. È un edificio monumentale: portone d’ingresso tra due gigantesche colonne doriche, sormonto da quattro cariatidi in marmo di Carrara; ampia gradinata di marmo e cancellata in ferro, bronzo e marmi colorati. La visita dello storico palazzo, oltre agli spazi aperti al pubblico deputati agli uffici della banca, prevede il percorso guidato attraverso gli uffici della direzione e le sale di riunione e di rappresentanza, sino alla grande sala del consiglio. Spazi tutti arredati finemente e arrichiti da opere d’arte pittorica e scultorea, notevoli per gusto e importanza.

Palazzo Isimbardi
Dal 1935 ospita la sede della Provincia di Milano e dal 2015 la Città Metropolitana di Milano, ha una storia molto antica.I suoi affreschi, le sale riccamente decorate, il giardino e le sue collezioni d’arte, sono la testimonianza del rimaneggiamento avvenuto nel corso dei secoli, secondo i gusti e la volontà dei proprietari che lo abitarono. La prima testimonianza risale ai Conti Taverna, che nel XVI secolo  scelsero il palazzo come la loro villa di campagna: la dimora era situata fuori dalle mura, sulla strada per Borgo Monforte, considerata il Giardino di Milano, il Viridarium.

Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana (a)
Forte del successo di gradimento delle scorse edizioni, Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana, apre le sue porte al pubblico della città di Milano ancora una volta per le Giornate Fai di Primavera. Icona e centro effettivo della vita finanziaria nazionale dal 1932, è da sempre il monumentale edificio affacciato su piazza degli Affari, oggi ribattezzato Palazzo Mezzanotte in ricordo dell’architetto che l’ha progettato. Le vicende legate alla fondazione e costruzione dell’edificio, nonché alla vita all’interno della Borsa, sono testimonianza e documento dei momenti salienti della storia economica e non solo  della nostra Città e del nostro Paese. Nel corso della visita sarà possibile accedere all’ex Sala delle Grida e agli scavi romani; sarà possibile ammirare le decorazioni in ceramica a parete disegnate dall’artista Giò Ponti per l’antica Taverna Ferrario, che raffigurano ornamenti ad arabeschi e sei figure femminili simboli dell’antico mercato dei Grani e dei Cereali.

Palazzo Pusterla (a)
Palazzo Pusterla, in piazza Sant’Alessandro, fu dimora dell’antica famiglia longobarda dei Pusterla; oggi si presenta nella sua veste seicentesca, anche se ulteriori rifacimenti furono fatti nell’Ottocento per mano di Luigi Canonica. Attualmente è sede di Banca Generali e ospita la mostra “Hana To Yama” di Linda Fregni Nagler dedicata alla fotografia giapponese.

Residenza Vignale
La dimora fu costruita nel 1905 da un principe austriaco desideroso di risiedere a Milano. Al progetto collaborò l’austriaco Adolf Loos, figura di spicco nell’architettura della Vienna fin de siècle. La facciata, di taglio semplice e pulito, unisce elementi decorativi di gusto viennese e di liberty milanese. Ma è l’interno a riservare il vero incanto. L’atrio a doppia altezza ci accoglie con il magnifico scalone disegnato da Loos e ci introduce nei grandi saloni. Dopo la morte del principe la casa passa nelle mani di diversi proprietari. Negli anni ’50 viene sopraelevata di alcuni piani ma mantiene ugualmente intatto l’antico fascino. Dopo il restauro del 2002 prende il nome di Residenza Vignale.

Squadra rialzo – Fondazione Fs (a)
Le Squadre Rialzo sono così definite nel gergo ferroviario poiché attrezzate con appositi cavalletti che consentono il sollevamento delle vetture, o meglio ”il rialzo”, necessario per accedere ai carrelli e alle altre apparecchiature delle carrozze durante gli interventi di manutenzione. La Squadra Rialzo di Milano Centrale viene costruita nel 1931 nell’ambito del progetto della nuova stazione viaggiatori e delle complesse opere di ammodernamento e potenziamento del nodo di Milano.

 

Melegnano (MI) Castello di Melegnano
Dopo essere passato nelle mani dei Visconti, degli Sforza e dei Brivio, il castello cinquecentesco, di fondazione medievale, con la creazione del marchesato di Melegnano, passa nel 1532 alla famiglia Medici di Nosigia, poi Medici di Marignano. Il primo a fregiarsi del titolo marchionale è Gian Giacomo, detto il Medeghino, che con i fratelli Agosto e Giovanni Angelo (futuro papa Pio IV) trasforma il castello in residenza signorile. I Medici di Marignano abitano il castello fino alla seconda metà del XIX secolo. Segue un periodo di decadenza e cambi d’uso: carcere, abitazioni, sede municipale, biblioteca civica. Nel 1981 è venduto dai Medici di Marignano all’Amministrazione provinciale. Nell’83 alcune sale nella parte frontale sono cedute dalla Provincia al Comune di Melegnano. Nel 1998 il Comune avvia il recupero, frutto di una sinergia di fondi pubblici e privati. Nel 2001 il castello riapre al pubblico, tuttavia rimangono ancora delle stanze da restaurare. Oltre agli ambienti della parte recuperata – dalla scala cavallara, piuttosto rara in Italia, alla Sala delle Battaglie, che celebra le guerre combattute da Gian Giacomo Medici intorno al lago di Como e Valtellina, a Musso, Chiavenna, Monguzzo, Lecco, Morbegno, Malgrate e Bellagio, fino alla Sala dell’Imperatore – sarà accessibile straordinariamente l’ala est non restaurata con la Sala di Pio IV, dall’affresco del pontefice, al secolo Giovanni Angelo Medici di Marignano, fratello del Medeghino, alla cui morte diventa feudatario di Melegnano; la Sala delle Vittorie, per il soggetto epico degli affreschi in cui, dietro le sembianze del dio Mercurio, si celano probabilmente le fattezze del Medeghino; la Sala del camino di Siena, in cui campeggia un camino monumentale istoriato con episodi della guerra contro Siena che il Medeghino vince in nome di Carlo V nel 1555; lo Scalone d’onore, riservato agli ospiti di rango e interamente affrescato.

 

 

 

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