Milano, esenzione Cosap per chi sperimenta servizi innovativi in periferia

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È stata approvata in Comune a Milano la modifica del regolamento (COSAP) per l’applicazione del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche che prevede l’esenzione dal canone per tutti i soggetti, pubblici o privati, che intendano sperimentare nuovi prodotti o servizi hi-tech non ancora in commercio nei quartieri della città, escluse le aree del Municipio 1. “Con l’introduzione di questa esenzione vogliamo promuovere l’iniziativa privata volta a sperimentare beni e servizi innovativi che abbiano favorevoli ricadute economico-sociali sulla città, sui cittadini e sulle imprese in particolare nei quartieri non tradizionalmente oggetto di richiesta di occupazione suolo”. Così l’assessore alle Politiche del Lavoro, Attività produttive con delega alla Smart City Cristina Tajani, che prosegue: “Un provvedimento che amplia le misure dell’Amministrazione tese a creare un ambiente premiante per gli investimenti focalizzati sull’innovazione, quale principale leva per lo sviluppo competitivo e la crescita economica della città e soprattutto delle sue periferie, che così diventano i luoghi migliori dove sperimentare l’innovazione tecnologica a beneficio dei residenti”. Nello specifico il provvedimento prevede, in via sperimentale per tre anni, l’esenzione dal canone Cosap per le occupazioni realizzate da imprese, profit e non profit, e liberi professionisti nell’ambito di progetti volti alla sperimentazione di beni e servizi innovativi e non ancora sul mercato, capaci di creare positivi impatti economici e sociali sul territorio e sulla qualità di vita dei cittadini. Esentate anche le occupazioni relative a iniziative o eventi promossi dal Comune di Milano nel periodo natalizio e realizzati da società sponsor tecnici nonché le occupazioni relative ad iniziative o eventi del Comune di Milano realizzati da appaltatori di servizi, specializzati nell’organizzazione di eventi che avranno luogo nei quartieri più esterni della città. Una sperimentazione – spiega palazzo Marino – che si inserisce nella più ampia strategia per fare di Milano una piattaforma trasversale capace di agevolare l’innovazione sia economica sia sociale, soprattutto nei quartieri non centrali, creando un modello di riferimento internazionale per le Smart Cities. Obiettivo perseguito grazie al coinvolgimento dei principali attori pubblici e privati operanti in questo settore e alla partecipazione attiva nelle maggiori reti europee e mondiali che si occupano di Smart Cities. Una collaborazione che ha consentito la realizzazione di diversi progetti già attivi sul territorio e finanziati, anche con risorse nazionali ed europee, che prevedono lo sviluppo di modelli innovativi volti a risolvere problemi su scala urbana e metropolitana attraverso un insieme di tecnologie, applicazioni e modelli di integrazione e di inclusione.

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