Con un numero di presenze stimabili di circa 35.000 visitatori, si è conclusa domenica 17 marzo 2019 a Fabbrica del Vapore di Milano la quinta edizione di BOOK PRIDE, Fiera Nazionale dell’editoria indipendente, organizzata in collaborazione con il Comune di Milano. L’appuntamento per la sesta edizione è fissato a Milano per il 2020, mentre è già confermata la terza edizione genovese, dopo il successo del 2017 e del 2018, che sarà a Palazzo Ducale dal 18 al 20 ottobre 2019. Negli spazi milanesi di Fabbrica del Vapore, che ha vinto la scommessa di raccogliere l’eredità di BASE e Mudec registrando una grande partecipazione sia alla parte fieristica che agli appuntamenti del programma. Erano presenti circa 200 editori indipendenti con i loro cataloghi e si sono susseguiti 250 incontri intorno al tema “Ogni desiderio”. Tutti gli incontri sono stati partecipatissimi, con molte code e centinaia di lettori appassionati che si muovevano fra gli stand degli editori e le numerose sale delle presentazioni. Successo anche per gli eventi serali del BOOK PRIDE OFF in locali e librerie della città. Decine di migliaia di libri venduti per gli editori, che apprezzano e sostengono in maniera crescente una manifestazione di grande successo fin dalla prima edizione, che anche quest’anno è riuscita a mantenere l’ingresso gratuito.
Grande emozione per le voci dei numerosi autori stranieri che si sono susseguiti nei tre giorni, come lo scrittore olandese di origine iraniana Kader Abdolah, James Barrat, il filosofo sudafricano David Benatar, Peter Cameron, Anthony Cartwright, Dany Laferrière, il critico musicale e biografo di Lou Reed Anthony De Curtis, Gary Lachman, Guillem López, il maestro del fumetto José Munoz, Matthias Nawrat, lo scrittore irlandese Philip Ó Ceallaigh, Iain Sinclair, Ersi Sotiropoulos, gli autori cinesi Zeng Shaomei e Zhang Yueran, Uwe Timm, l’algerino Samir Toumi e Clara Usón. Fra gli incontri con gli autori italiani, particolarmente partecipati quelli di Liliana Segre, che ha commosso ed emozionato le 500 persone che si sono distribuite anche negli spazi adiacenti alla sala stracolma; Alessandro Robecchi, che ha presentato il suo ultimo libroI tempi nuovi; Marco Malvaldi; Gioele Dix; Mario Tronti, che ha dialogato con Massimo Cacciari della sinistra a partire dal suo libro Il popolo perduto; Dori Ghezzi, che è intervenuta a vent’anni dalla scomparsa di De André; Paolo Giordano, che ha riflettuto sulla sorte delle utopie; Patrizia Valduga e Pietro Barbetta, che hanno parlato del legame tra desiderio erotico, mancanza e poesia.